Last updated on 6 aprile 2021
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha accettato le dimissioni dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza presentate poche ore fa dopo l’avviso di garanzia che gli è stato notificato questa mattina dalla procura di Trapani nell’ambito dell’indagine sulle false comunicazioni dei dati Covid siciliani all’Istituto superiore di Sanità. Alle 15,30 è in programma una giunta straordinaria per la ratifica delle dimissioni. Domani Musumeci relazionerà l’Assemblea regionale siciliana sulla vicenda falsi dati Covid. Lo riferiscono le agenzie di stampa.
“Alla luce dell’indagine della Procura di Trapani che mi vede indagato, nel confermare il massimo rispetto per la magistratura, desidero ribadire che in Sicilia l’epidemia è sempre stata monitorata con cura, come evidenzia ogni elemento oggettivo, a partire dalla occupazione ospedaliera e dalla tempestività di decisioni che, nella nostra Regione, sono sempre state anticipatorie. Non avevamo bisogno di nascondere contagiati o di abbassare l’impatto epidemiologico, perché proprio noi abbiamo spesso anticipato le decisioni di Roma e adottato provvedimenti più severi”.
Lo ha detto l’assessore alla salute della Sicilia Ruggero Razza, indagato per l’inchiesta sui dati falsi, che ha annunciato le dimissioni. “I fatti che vengono individuati – precisa – si riferiscono essenzialmente al trasferimento materiale dei dati sulla piattaforma che sono stati riportati in coerenza con l’andamento reale dell’epidemia, tenuto conto della circostanza che sovente essi si riferivano a più giorni e non al solo giorno di comunicazione. Come sempre, il fenomeno della lettura postuma delle captazioni può contribuire a costruire una diversa ipotesi che, correttamente, verrà approfondita dell’autorità giudiziaria competente individuata dal gip”.
“Ma deve essere chiaro – aggiunge – che ogni soggetto con l’infezione è stato registrato nominativamente dal sistema e nessun dato di qualsivoglia natura è mai stato artatamente modificato per nascondere la verità. Ciò nonostante, soprattutto nel tempo della pandemia le istituzioni devono essere al riparo da ogni sospetto. Per sottrarre il governo da inevitabili polemiche, ho chiesto al presidente della Regione di accettare le mie dimissioni”.
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