“Se è confermato, è inaccettabile pensare di scherzare con la vita delle persone, con la vita delle città, fornendo dati Covid manipolati per chissà quali interessi. Noi chiediamo chiarezza e io, come sindaco di Palermo e come presidente Anci Sicilia, a nome di tutti i sindaci chiedo chiarezza. Noi sindaci ci siamo attenuti alle indicazioni che ci venivano fornite e adesso sorge ancora una volta il dubbio che si tratti di dati non veritieri, addirittura manipolati ad arte. Voglio ricordare ancora ad ottobre la polemica con il Governo regionale, quando chiesi l’intervento del Governo nazionale per accertare i dati che riguardavano i contagi a Palermo per consentire o non consentire la riapertura delle scuole.
Ebbi allora sui dati Covid in Sicilia la rassicurazione di un intervento del Governo nazionale. In questi mesi, in queste settimane ho continuamente richiesto all’assessore Razza e a tutti gli organi competenti sanitari locali di fornire dati certi, non a nome mio, non per Palermo, ma per tutti i comuni della Sicilia. E oggi siamo in presenza di un dubbio grande, enorme, che finisce certamente col creare sfiducia, penalizzare la vita delle persone e rendere incerta l’attività dei sindaci, noi che siamo chiamati da una parte a ricevere dati che dovrebbero essere corretti, dall’altra parte ad adottare provvedimenti. Non mi stancherò mai di ripetere che la classificazione di una zona non deve essere né una partita a poker, dove è possibile bluffare nascondendo le carte, né tantomeno può essere un concorso a premi,