A causa dei debiti l’Istituto Vite e Olio si avvia a fermare le attività. Entro una decina di giorni verrà bloccata la certificazione dei vini che già viaggia a ritmi lentissimi.
“Stanno cominciando i disservizi – dice il direttore Vincenzo Cusumano al Giornale di Sicilia -. Ci sono già ritardi sulla certificazione e su tutte le pratiche che riguardano le produzioni di qualità delle aziende. Ciò danneggia tutto il mondo produttivo. Abbiamo ancora due settimane di autonomia…. I dipendenti sono da tempo sul piede di guerra: non ricevono gli stipendi da ottobre”.
La crisi nasce da un maxi pignoramento di oltre 3 milioni subito a ottobre da Veronafiere, che lamenta il mancato pagamento dello stand per il Vinitaly di qualche anno fa. Nei giorni scorsi i vertici dell’Istituto hanno cercato una transazione con Veronafiere e ci sarebbe un pre-accordo per chiudere la causa versando 2 milioni e 600 mila euro in contanti.
Ma servono risorse che in questo momento sono bloccate: tutti i conti e le linee di finanziamento regionale sono congelati dal pignoramento. In più il ritardo nell’approvazione della Finanziaria ha bloccato anche l’erogazione di un maxi finanziamento che l’Ars aveva deliberato a dicembre.