L’Anci nazionale chiederà l’intervento del Governo Gentiloni sulla questione proposta dalla Regione siciliana di decadenza del consiglio comunale che trascina anche il sindaco.
Nel corso della riunione di oggi del Consiglio Direttivo di Anci, che si è tenuto a Roma in via dei Prefetti, è intervenuto il segretario generale di Anci Sicilia, Mario Emanuele Alvano, il quale ha affermato che già nelle prossime ore vi è il fondato rischio che, con decreto del Presidente della Regione siciliana, venga dichiarata la decadenza dei sindaci e delle giunte di ben sette comuni dell’Isola (Casteldaccia, Calatafimi Segesta, S.Piero Patti, Castiglione di Sicilia, Valdina, Monforte S.Giorgio e Monterosso Almo).
Questa è la conseguenza immediata di una modifica alla normativa, introdotta con una norma regionale di interpretazione autentica che ha sancito, con effetto retroattivo, il principio secondo il quale la decadenza del consiglio comunale determina automaticamente anche la decadenza di sindaco e giunta.
“La vicenda assume particolare gravità – ha affermato da parte sua Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale Anci e sindaco di Catania – se si considera che la principale causa di decadenza è determinata dalla mancata approvazione dei bilanci nei termini, e che la stragrande maggioranza dei comuni siciliani ha approvato in ritardo i bilanci 2016 e non ha ancora potuto approvare il previsionale 2017. Anci chiederà che questa norma regionale, che sta determinando un gravissimo stravolgimento delle scelte democratiche dei cittadini, venga posta all’ordine del giorno della prossima Conferenza Stato-Città, per valutare se non ricorrano le condizioni per un’impugnativa da parte del Governo nazionale di una legge che appare già di primo acchito palesemente incostituzionale”.