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Depuratori, la Regione prova a recuperare e promette: presto una parte dei lavori sarà avviata

In particolare, entro questo mese saranno adottati i decreti di finanziamento di 13 lavori già approvati dal ministero dell’Ambiente, per un totale di 76 milioni di euro, che subito dopo potranno andare in gara; ed entro maggio potranno essere adottati i decreti di finanziamento per altre 16 opere, pari a 156 milioni di euro, che potranno essere affidate tramite pubblico incanto non appena otterranno il via libera finale dal ministero.
Fra queste ultime figurano, a Palermo, il raddoppio del depuratore di Acqua dei Corsari (26,4 milioni), il completamento del collettore Sud-orientale (33,5 milioni) e le reti fognarie di Marinella, Sferracavallo e Passo di Rigano (17,5 milioni).
In atto, come ha spiegato Lupo, il ministero sta valutando altri 49 progetti e presto se ne aggiungeranno due. Quanto prima saranno poi individuate soluzioni progettuali per sbloccare la realizzazione degli impianti di depurazione di Catania e di Misterbianco.
“Entro l’anno – ha dichiarato l’assessore regionale Nicolò Marino – contiamo di rispettare le scadenze previste per quasi tutti i progetti dell’Apq. Come noto, stiamo lavorando per recuperare il ritardo pregresso sugli impianti di Catania e Misterbianco. La realizzazione di tutte le opere sarà possibile senza incrementi di costi, avendo derogato con la Legge di stabilità al nuovo prezziario regionale che, in caso contrario, ci avrebbe costretto alla revisione di tutti i progetti”.
“Questo fatto concreto, che pone fine ad anni di ritardi – ha dichiarato il presidente di Ance Sicilia, Salvo Ferlito – è utile non solo a dare ossigeno al sistema delle imprese, ma anche a superare la procedura d’infrazione aperta dall’Unione europea a carico della Sicilia per l’inquinamento di mare, fiumi e laghi a causa dell’insufficienza dei sistemi fognari e di depurazione”.

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