Perché dopo più di dieci anni le procedure per l’autorizzazione del nuovo Centro commerciale di Zafferia non si sono ancora concluse?
Si parla di un investimento da 100 milioni di euro, 250 lavoratori impiegati per i lavori di realizzazione che dovrebbero durare tre anni e 500 posti di lavoro che si potrebbero creare per l’Ipermercato ed i 55 negozi di vicinato previsti. Una opportunità per Messina non facilmente ripetibile eppure si continua a discutere, ancora riunioni per fugare dubbi.
Il dibattito è stato avviato quando era sindaco Giuseppe Buzzanca è continuato con il Commissario Luigi Croce e sta proseguendo con Renato Accorinti. Sono cambiati gli amministratori, ad essere sempre gli stessi invece sono funzionari e dirigenti. A quel “perché” non può rispondere Carlo Ignazio Fantola, Amministratore unico della ImmobiliarEuropea che vuole realizzare l’opera e che può solo ripercorrere il tempo trascorso, contrassegnato da progressi, stop, ma anche passi indietro.
E dopo questi 10 anni trascorsi invano ci si chiede anche perché Messina rimane una delle poche grandi città a non avere una grande distribuzione organizzata di livello nazionale. Un caso tutti i tentativi falliti degli ultimi decenni, di alcune multinazionali ? “Il sindaco Accorinti e l’assessore ai Lavori Pubblici Sergio De Cola mi hanno detto che questo progetto è importante per la città e che, se conforme a tutte le norme, lo sosterranno fino in fondo. Visto che abbiamo rispettato tutte le prescrizioni non ho motivo di dubitare ”. L’ingegnare Fantola aspetta fiducioso l’esito di un tavolo tecnico che dovrà convocare il dirigente Antonio Amato, responsabile d’area tecnica del Comune, e al quale sono chiamati a partecipare i responsabili dei settori Verde, Lavori pubblici, Mobilità, Edilizia privata.
A questo si aggiunge il parere, anche se solo consultivo, della Commissione urbanistica comunale che però ha già chiarito, pare, che l’intero elaborato è un progetto da sottoporre a concessione edilizia la cui competenza è degli uffici e non un piano di lottizzazione che avrebbe richiesto l’approvazione del Civico consesso. La Giunta dovrà preparare un atto di indirizzo per la conferenza dei servizi e con il nulla osta dei dipartimenti coinvolti dovrebbe scattare infine il via al più grande investimento nella grande distribuzione mai effettuato nella città dello Stretto. Fantola e Giovanni Salerno, Amministratore unico della Itc Iniziative commerciali Srl auspicano che almeno entro marzo si possa concludere ogni procedura mentre incombe il rischio di un tracollo economico che potrebbe fare saltare tutto.
La situazione di stallo sta infatti pesando sugli assetti gestionali della società proponente che dopo il fallimento nel 2010 della Italcantieri Spa, proprietaria dell’area e del progetto, deve relazionarsi con il curatore che vuole una definizione per l’avvio dell’opera in tempi brevi e che ha già concesso due termini ormai scaduti. In un gioco di destini incrociati quindi aspetta anche la ImmobiliarEuropea, chiamata a rilevare le quote della Itc, in mano appunto al tribunale di Pavia dopo il fallimento di Italcantieri. Del progetto di un Centro commerciale a Zafferia si comincia a parlare nel 2005 con la richiesta fatta allora da Italcantieri Spa– Itc Iniziative Commerciali Srl. Nel 2006 una conferenza dei servizi regionale dà un parere positivo che il Comune avrebbe dovuto recepire per rilasciare la concessione edilizia.
Ma il dirigente Domenico Manna, allora al dipartimento Mobilità urbana e Viabilità, pare abbia ritirato in autotutela il parere per avviare tutta una serie di verifiche che andarono avanti per un paio di anni. Nel 2011 fu firmato il protocollo d’intesa dall’allora sindaco e commissario per l’emergenza traffico, Giuseppe Buzzanca, che prevedeva che il via libera al centro commerciale fosse condizionato da tutta una serie di opere viarie a corredo che i privati hanno accettato comunque di realizzare. Nel 2012 fu approvata la variante al Prg connessa al raccordo viario tra autostrada e statale 114 e in conferenza dei servizi il progetto venne accolto. Da quel momento in poi, sono venuti tutta una serie di visti dalla Soprintendenza, dal Ministero dei trasporti, dal Cas, dal dipartimento mobilità urbana. Nel frattempo sono state anche apportate le modifiche richieste, come ad esempio quelle relative all’altezza dei fabbricati, passati così da due piani ad uno.
A novembre 2015, la Itc Iniziative Commerciali Srl trasmette al responsabile unico del procedimento, Raffaele Cucinotta, il progetto definitivo delle opere connesse alla viabilità, elaborato che è stato validato a gennaio 2016, passaggio propedeutico all’approvazione in Giunta. Viene prevista la realizzazione di un nuovo svincolo tra i due esistenti di Tremestieri e San Filippo, a un chilometro dal primo e a due dal secondo, la copertura per un tratto di 600 metri del torrente, due rotatorie agli incroci tra la via Adolfo Celi e le salite per Zafferia e Larderia, un’altra in uscita dalla tangenziale e la riqualificazione della via Zafferia, con relativi sovrappassi sul torrente.
Il costo complessivo di questi interventi legati alla mobilità, è di 4 milioni 278mila euro, di cui 2 milioni 402mila euro relativi ad opere di urbanizzazione da cedere all’Amministrazione comunale. Nel 2016 dall’Assessorato regionale territorio e ambiente è venuta anche l’autorizzazione sull’impatto ambientale per l’intero progetto che con il suo complesso commerciale di oltre 40mila mq, 2mila 500 posti auto e 7mila mq di spazio verde attrezzato e tutte le opere viarie connesse potrebbe dare nuova vita all’intera zona sud della città.