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Disabili, Faraone sospende sciopero della fame: “Musumeci ha firmato decreto”

Last updated on 24 luglio 2018

“Dopo nove giorni sospendo il digiuno, alcuni obiettivi li abbiamo centrati, altri restano ancora un’incognita ed è per questo che non molleremo. Farò la staffetta con i tanti che in queste ore hanno aderito allo sciopero del fame a rotazione perché la partita non è chiusa. Questo mi consente di riprendere le forze e di evitare che i medici mi prendano di peso e mi portino in ospedale. Oltre cinquanta parlamentari e tanti cittadini hanno aderito all’iniziativa nonviolenta e abbiamo un calendario pieno per i prossimi mesi”. Lo ha detto il senatore del Pd, Davide Faraone, durante la diretta Facebook, ringraziando tutti coloro che in questi giorni lo hanno sostenuto e accompagnato in questa iniziativa nonviolenta.

“Ieri – ha aggiunto – sono stati sbloccati i 49 milioni per gli assegni di cura sino a luglio. Nove giorni fa, quando abbiamo iniziato lo sciopero della fame, tantissimi  ancora non avevano neppure ricevuto i soldi di settembre 2017. Bene. Ieri il presidente della Regione ha trasmesso il decreto. Quando nove giorni fa abbiamo iniziato il digiuno non c’era. Da ieri è in commissione. Lo vedremo e valuteremo se va bene, non accetteremo alcun ridimensionamento”.

“Oggi l’assessore alla sanità – ha continuato Faraone – ha detto che nei contratti dei nuovi direttori generali delle ASP ci sarà una norma che imporra la tempestività nell’erogazione delle somme ai disabili, pena la decadenza dei direttori. Bene. Per mesi e mesi abbiamo assistito a procedure lente e contraddittorie. Aspettiamo i fatti. Occorre anche una circolare assessoriale che uniformi le procedure in tutte e nove le aziende sanitarie”.

“Ci sono ancora due aspetti – ha concluso – tra quelli che ho posto nove giorni fa e che non vengono affrontati: i disabili gravissimi che non hanno presentato la richiesta di accesso all’assegno di cura che devono essere chiamati e i fondi per i disabili gravi. Ringrazio inoltre tutte le associazioni per l’impegno e la determinazione. Insomma, la lotta continua. Andiamo avanti, insieme!”.

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