Distilleria Bertolino di Partinico senza autorizzazioni, lo afferma l’Europa. “A seguito delle nostre denunce a partire dal luglio 2014 e dopo un anno di interlocuzioni con la Commissione Europea abbiamo raggiunto il risultato che aspettavamo: la distilleria Bertolino di Partinico deve dotarsi di autorizzazione integrata ambientale. A prescindere dall’abbattimento della potenza termica effettuato a dicembre, l’impianto ricade tra quelli a cui si applicano le disposizioni della direttiva 2010/75/UE”. È questo quanto dichiarano i portavoce del Movimento 5 Stelle in Europa, alla Camera dei deputati ed all’Ars Ignazio Corrao, Claudia Mannino e Giampiero Trizzino in merito alle nuove disposizioni dell’Europa sulla distilleria Bertolino di Partinico (Pa). La vicenda prende le mosse nel 2014, quando dopo molte sollecitazioni politiche e dei cittadini, l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente (ARTA) stabilisce che la distilleria deve dotarsi di autorizzazione integrata ambientale (AIA). La distilleria si oppone e, alla fine, riesce ad ottenere di non ricadere tra gli impianti soggetti ad AIA, sconnette due caldaie di produzione vapore per abbattere la potenza termica e andare al di sotto della soglia di 50 MW. Così facendo, gli impianti hanno continuato a lavorare senza AIA ma con una semplice autorizzazione da parte del Comune.
“Ad oggi, dunque – spiegano i deputati M5S – l’impianto sta operando in assenza di un titolo autorizzativo valido e per questo abbiamo inviato una diffida all’Assessorato regionale territorio e ambiente affinché dia immediatamente seguito a quanto stabilito dalla Commissione Europea e chieda alla Bertolino di presentare entro un termine di 15 giorni l’istanza per ottenere l’autorizzazione. In assenza di tale istanza è evidente che l’impianto andrà chiuso in quanto operante in violazione della normativa vigente. Il procedimento per il rilascio dell’autorizzazione sarà anche l’occasione nella quale finalmente i cittadini di Partinico potranno far valere le loro ragioni e chiedere interventi a tutela dell’ambiente e della vivibilità della zona. Noi saremo in prima linea anche in quella fase amministrativa e continueremo la nostra campagna di pressione sull’Assessorato affinché – concludono i portavoce – la situazione si risolva il prima possibile nell’esclusivo interesse della comunità locale”.