Le prenotazioni delle vacanze negli agriturismi siciliani rispetto al 2016 sono aumentate del 30 per cento. E’ la stima di Terranostra, l’associazione della Coldiretti, realizzata sulla base del monitoraggio nelle 9 province e supportata dai dati del traffico negli aeroporti siciliani.
Le mete preferite dai vacanzieri stranieri che arrivano nell’Isola riguardano soprattutto le aree vicino al mare mentre gli italiani scelgono zone culturalmente ricche in modo da associare al soggiorno anche percorsi istruttivi. L’offerta delle circa 600 strutture sparse nella Regione, che legano campagna, mare, tradizioni e innovazioni garantiscono terapie alternative per rigenerarsi.
“Questo incremento è anche dettato dalla qualità che gli agriturismi siciliani hanno raggiunto su cui bisogna ancora lavorare – dice il presidente regionale Terranostra, Roberto Caruana -. Negli ultimi anni grazie all’incremento dei controlli si è fatta una selezione e chi non rispetta i canoni va fuori dal sistema. Le migliaia di presenze in più dimostrano anche che la nostra Regione è ormai una meta preferita”.
Per Caruana c’è una sorta di “‘dirottiamo in Sicilia’ che è determinata non solo dalla congiuntura internazionale ma anche dalla nostra capacità di ‘vendere’ il territorio”. La tendenza di crescita per la vacanza verde è spinta dai percorsi turistici legati all’enogastronomia dove “si assaporano le molteplici tipicità del territorio che, soprattutto, nel periodo pasquale rappresentano un vero e proprio tesoro” conclude il presidente Terranostra.
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