Nella mattinata di ieri, nelle province di Caltanissetta, Enna e Milano, pattuglie del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caltanissetta, coadiuvati da finanzieri dei reparti operativi di Milano e Varese, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro ai fini di confisca di attività economiche, beni mobili e immobili, conti correnti postali e bancari, emesso dal Tribunale di Enna, a carico di:
Felice Cannata, nato a Pietraperzia (EN), il 30/06/1961; e dei congiunti: Grazia Matanza, nata a Pietraperzia (EN), il 23/12/1962; Angela Cannata, nata a Cernusco sul Naviglio (MI), il 15/01/1984; Giusy Cannata, nata a Cernusco sul Naviglio (MI), il 09/08/1988; Salvatore Cannata, nato a Melzo (MI), il 21/08/1995; Angela D’Angelo, nata a Pietraperzia (EN), il 15/10/1938; Salvatore Tisa, nato a Enna, il 02/09/1986.
Il profilo criminale di Cannata era emerso già nell’ambito dell’operazione TRISKELION della Guardia di Finanza di Caltanissetta, nell’ambito della quale è stato condannato per il delitto di associazione per delinquere di tipo mafioso aggravata, ex art. 416 bis c.p., in relazione alla sua appartenenza alla famiglia mafiosa di Pietraperzia (EN), con lo specifico ruolo di incaricato del reimpiego di capitali di illecita provenienza in attività produttive nel Nord Italia, in particolare nei settori della compravendita di autovetture di grossa cilindrata. Lo stesso, tra l’altro, era stato anche condannato per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni false o inesistenti ai sensi degli artt. 2 e 4 del testo unico sui reati tributari nell’ambito della sua attività di imprenditore.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta ed eseguite dalla Guardia di Finanza nissena, hanno permesso di ricostruire il patrimonio riconducibile a CANNATA Felice, consistente in n. 1 azienda agricola, n. 1 ditta individuale, 182 ettari circa di terreno, n. 22 fabbricati e n. 11 beni mobili tra cui macchine agricole e mezzi di produzione, nr 46 conti correnti e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di 10.000.000 di euro circa.
Le attività di sequestro si sono anche sviluppate con una serie di perquisizioni presso alcuni immobili in uso alla famiglia CANNATA nella provincia di Milano. I finanzieri di Caltanissetta hanno eseguito le attività di polizia giudiziaria avvalendosi del prezioso contributo di un “cash dog” del Gruppo della Guardia di Finanza di Malpensa, unità cinofila addestrata a rilevare presenza di denaro contante. I sequestri odierni si aggiungono ai rilevanti risultati già ottenuti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta e dalla Guardia di Finanza nissena nel corso del 2017 che hanno permesso di porre sotto amministrazione dello Stato beni per oltre 73 milioni di euro, appartenenti a soggetti legati alle famiglie di cosa nostra delle provincie di Caltanissetta ed Enna.