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L’arresto di Helg per corruzione, una tangente da 100.000 euro. Le reazioni

Last updated on 7 marzo 2021

18,00 – “L’arresto di Helg e le denunce drammatiche della Corte dei Conti sugli attentati agli amministratori in Italia, mostrano la centralità
della lotta alla corruzione e alla mafia come elemento essenziale per la crescita in Sicilia”. Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. “Chi ci accusa di troppe denunce sbaglia, – continua il presidente – poiché probabilmente non ha il termometro dei livelli
di degrado che ha raggiunto il sistema, delle connessioni profonde che si sono cristallizzate in questi anni tra criminalità organizzata, mafia, burocrazia deviata, settori di politica deviata, settori di imprenditoria che ha tratto l’origine del proprio successo negli affari provenienti da comportamenti molto discutibili. Helg – aggiunge Crocetta – lo abbiamo visto in azione quando ha tentato di impedire la nomina di un segretario generale certamente competente, come poteva essere Marco Lupo, all’Autorita portuale di Palermo, nelle polemiche che ha sviluppato negli ultimi anni con Confindustria siciliana. La sua storia dunque non ci riguarda, ma non possiamo tacere difronte al fatto che in tanti, troppi, pensano che è venuto il momento di chiudere l’impegno antimafia, la denuncia della corruzione e che sia arrivato il tempo di una “riappacificazione” generale; solo che quando si imbocca tale via, il solo sblocco possibile è il riciclaggio di coloro che per anni hanno gestito la politica del malaffare e che oggi, magari cercando di indossare casacche più “trendy”, lavorano per una sorta di amnistia politica generalizzata. Costoro non mi vedranno sodale compagno. Mi sono candidato alla presidenza della Regione, per scardinare un sistema di potere corrotto e malato, abbiamo già fatto tanto e continueremo tale battaglia fino alle estreme conseguenze, senza cedimenti, senza condizionamenti, senza preoccuparci eccessivamente dei “facili consensi”, perchè non lavoriamo per fare carriera, ma per dare ai siciliani una speranza di cambiamento vero, che crei sviluppo e lavoro per i giovani. Nessuno si illuda – conclude il presidente – che su questo fronte si possa tornare indietro”.

17,00 – “La royalty… dal 7 noi passiamo al 10… quindi tu hai un risparmio… (…) Ne paghi 110 di aumento, dal 7 al 10… Cento sono quelli che dobbiamo dare… Tu hai un risparmio di 104 mila 440… E sei dentro, al dieci”. “Quindi praticamente quello che dovrei dare io in più sono questi centomila euro… ”. “Di cui io ho ottenuto anche 50 lunedì, prima del consiglio… Gli altri, 10 mila al mese. Ho detto che ne rispondo io, mi farà un assegno e m’u tegnu sarbatu…”. Ecco i dialoghi tra Roberto Helg, presidente della Camera di commercio di Palermo arrestato mentre intascava una tangente, e Santi Palazzolo, titolare delle omonime pasticcerie di Cinisi e dell’aeroporto di Punta Raisi, che ha denunciato l’estorsione che gli avrebbe permesso un risparmio sui canoni di affitto degli spazi in aeroporto. Il dialogo tra i due è stato interrotto dai carabinieri, che hanno arrestato Helg.

16,00 “L’ho fatto per bisogno, mi hanno pignorato la casa”: così il presidente della Camera di Commercio di Palermo Roberto Helg ha giustificato, nel lungo interrogatorio della scorsa notte, la richiesta di una mazzetta di centomila euro al titolare di una pasticceria che ha un locale all’aeroporto di Palermo. Helg è vicepresidente della Gesap, la società che gestisce lo scalo palermitano. L’indagato, arrestato in flagranza per estorsione aggravata, avrebbe negato per ore tentando di giustificare la presenza di 30 mila euro in contanti e di un assegno di 70 mila dell’imprenditore. Intorno alle due di notte, sentendo che gli inquirenti erano in possesso della registrazione della sua conversazione con la vittima all’atto della consegna dei soldi, ha deciso di ammettere la richiesta della tangente sostenendo di aver bisogno di soldi.

10,25 – Arrestato  a Palermo Roberto Helg,  presidente della Camera di Commercio e vicepresidente della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto “Falcone e Borsellino” di Palermo – Punta Raisi. L’accusa è di estorsione.  E’ stato arrestato mentre intascava una tangente di 100 mila euro da un ristoratore, affittuario di uno spazio dell’aeroporto, che si era rivolto a lui per la proroga del contratto.

E’ stato arrestato nella sua stanza di presidente della Camera di Commercio di via Emerico Amari di Palermo.
La richiesta e la consegna del denaro – fasi entrambe integralmente monitorate dalla polizia giudiziaria – ha fatto registrare la classica sequenza estorsiva consistente nella prospettazione, da parte dell’Helg, della difficoltà dell’operazione di rinnovo se non supportata dal suo prezioso intervento e, da parte del commerciante, nell’adesione all’illecito pagamento, in ordine al quale l’uomo pubblico ha preteso, oltre alla consegna di una somma in contanti di 50.000,00 euro, l’impegno da parte del commerciante alla corresponsione rateale di 10.000,00 euro al mese con il contestuale rilascio, in funzione di garanzia dell’impegno, di un assegno in bianco del residuo importo di 50.000,00 euro.

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Al sopraggiungere della polizia giudiziaria nella stanza del Presidente Helg attorno questi aveva già ricevuto il titolo, subito riposto nella tasca della giacca, e sulla sua scrivania era presente una busta con 30.000,00 euro contanti. Il contestuale colloquio intercettato dalla polizia giudiziaria era in termini del tutto coerenti con la vicenda estorsiva.
Interrogato dai magistrati della Procura, a fronte di specifiche e dettagliate contestazioni, Roberto Helg ha fatto rilevanti ammissioni sulle quali sono in corso indagini.
L’operazione conclusa ieri ha avuto inizio da un proficuo spunto collaborativo ad opera del commerciante palermitano il quale, rivoltosi all’Arma, ha rivelato i dettagli dell’illecita richiesta di denaro e delle sue modalità estorsive.
Le investigazioni sono svolte dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Palermo sotto il comando del Magg. Alberto Raucci e con il coordinamento del Comandante del Reparto Ten. Col. Salvatore Altavilla e del Comandante Prov.le Col. Giuseppe De Riggi.
L’indagine è condotta da magistrati del II° Dipartimento (reati contro la pubblica amministrazione), in particolare dai sostituti Battinieri, Ferrari con il coordinamento del procuratore aggiunto Petralia e la supervisione del Procuratore Lo Voi che ha personalmente partecipato all’interrogatorio notturno.
Roberto Helg si trova in stato d’arresto associato alla Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo.

In questo link la biografia di Helg tratta dal sito di Confcommercio Palermo

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