Milano. Il Cluster BioMediterraneo ha ricevuto il premio Class Expo Pavilion Heritage Awards, destinato ai padiglioni e protagonisti di Expo, che hanno saputo meglio interpretare e comunicare il tema dell’Esposizione Universale, lasciando così la migliore eredità per le nuove generazioni, in termini di impatto, interesse, cambiamenti delle abitudini di consumo e rispetto per quanto il pianeta produce,
Il Cluster Biomediterraneo viene quindi premiato per essere stato il Cluster che meglio ha rappresentato e raccontato lo spirito della cucina mediterranea, il valore e il significato del confronto interculturale e dell’incontro tra popoli, della compresenza e dell’integrazione.
Il premio è stato ideato da ClassEditori e Laureate International University, network di ottanta università nel mondo (presieduta da Bill Clinton), con l’apporto scientifico della Wold Association of Agronomist e IBM.
Si tratta in realtà di un doppio premio per il Cluster Biomediterraneo, al contenuto e al contenitore; è stato infatti premiato anche Cherubino Gambardella, Responsabile scientifico del Biomed.
Tra i 17 padiglioni e Paesi premiati, su un totale complessivo di 147 che hanno partecipato all’Esposizione Universale, per il maggior contributo al progresso e alla elevazione della dignità umana, attraverso quanto esposto durante i sei mesi e quanto lasceranno in eredità all’umanità figurano anche, tra gli altri, l’Angola e il Padiglione Zero, curato da Davide Rampello.
Di primissimo piano la giuria internazionale che ha assegnato i premi: Shenggen Fan, Direttore Generale International Food Policy Research Institute di Washington; Eric Masik, Premio Nobel per l’Economia; Monsignor Luis Antonio Tagle, Presidente Caritas Internazionale;Maria Cru Alvarez, Presidente del World Association of Agronomist; Letizia Moratti e Romano Prodi.