Proseguono a ritmo serrato, all’Expo di Milano, i lavori per l’allestimento dello spazio della Sicilia all’interno del Padiglione Italia. I lavori saranno realizzati entro la seconda metà di aprile, prima dell’arrivo degli Acroliti di Morgantina che domineranno lo spazio della Regione per tutti i sei mesi della grande esposizione. “È l’inizio di una straordinaria avventura che vedrà la Sicilia protagonista in uno scenario internazionale che registrerà la partecipazione di oltre 145 Paesi – sottolinea Linda Vancheri, assessore regionale alle Attività produttive e coordinatrice della partecipazione della Sicilia ad Expo Milano 2015 – L’obiettivo è di realizzare un grande progetto di marketing internazionale con il coinvolgimento diretto delle aziende e delle filiere siciliane”. “I sei mesi di Milano – prosegue – non saranno il punto di arrivo, ma il punto di partenza da cui trarre ricadute positive per la nostra Regione in termini di follow up. Non è importante solo ciò che faremo a Milano ma quanto lo avremo costruito guardando al futuro”.
La Sicilia guiderà il Cluster Bio-Mediterraneo, una vasta area dedicata interamente al tema della biodiversità e quindi alla Dieta Mediterranea che accomunerà 12 Paesi. L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale all’Agricoltura. Oltre ai padiglioni dedicati ai singoli Paesi partecipanti, l’Esposizione Universale del prossimo anno ospiterà, per la prima volta nella storia, anche nove spazi, denominati Cluster, dedicati a filiere alimentari e temi comuni. I Cluster saranno dedicati ad “Agricoltura e nutrizione nelle zone aride”, “Isole, mare e nutrizione”, “Riso”, “Cacao”, “Caffè”, “Frutta e legumi”, “Cereali e tuberi”, “Spezie” e “Bio-Mediterraneo” di cui la Sicilia sarà capofila. A oggi questo è l’unico Cluster guidato da un’istituzione pubblica. L’aggiudicazione è avvenuta con una gara ad evidenza pubblica nella quale il progetto presentato dall’assessorato regionale all’Agricoltura è risultato vincitore. Del Cluster, oltre alla Sicilia, faranno parte Albania, Algeria, Croazia, Egitto, Grecia, Libano, Libia, Malta, Montenegro, San Marino, Serbia e Tunisia. Si tratta di uno spazio di 7.330 metri quadrati, di cui 1.900 dedicati all’area comune.
Il progetto prevede la gestione dell’area ristorazione, delle mostre e del market dei prodotti all’interno dell’area comune. La ristorazione verrà preparata con materie prime siciliane: vino, olio extravergine di oliva, arance rosse, pomodoro Pachino, formaggi, carni, pesce, pane e dolci saranno protagonisti delle tavole, ma anche del market. Sempre nell’area comune sarà installato un maxischermo per la comunicazione e per l’intrattenimento dei visitatori, ma anche per lanciare collegamenti satellitari con le più belle località del Mediterraneo in tutti i Paesi partecipanti.
Verranno organizzate quattro mostre tematiche su “Lungo le rotte dei Fenici”, cioè i popoli da cui prende origine la tradizione della dieta mediterranea, “Il viaggio di Ulisse”, un viaggio sulle scie dell’eroe omerico tra le produzioni agricole dei vari paesi, “Il grano, il pesce, il vino e l’olio”, un itinerario per scoprire in che modo sono stati declinati questi alimenti nelle varie etnie, “Le ceramiche mediterranee”, tradizione secolare in cui quella siciliana occupa un posto di rilievo.
Un’area ad hoc ospiterà tutti gli oli extravergine di oliva del Mediterraneo. Verrà allestito un forno per cuocere le varie tipologie del pane, alimento base della dieta mediterranea e simbolo in tutte le culture. Inoltre, verrà definito un ricco programma di intrattenimento dedicato di mattina ai ragazzi delle scuole, nei weekend alle famiglie. Tutti i pomeriggi, inoltre, la piazza del Cluster si animerà come una piazza di un borgo marinaro e saranno organizzati incontri con personaggi della cultura e dell’arte, sportivi, scienziati, sommelier, chef, giornalisti con la formula dell’aperitivo.
In tutte le manifestazioni la figura della donna avrà un ruolo centrale perché è suo il compito di trasmettere attraverso le generazioni le tradizioni della dieta mediterranea, la tecniche di conservazione alimentare, partecipando anche alla produzione agricola. Per questo ogni Paese indicherà una madrina.
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