Expo 2015, la Sicilia ancora non ha pagato i fornitori, anche se ha incassato i soldi degli sponsor..
Settanta fornitori del Cluster biomediterraneo dell’Expo, affidato alla Regione siciliana, non possono essere pagati perché il “commissario ad acta, disposta dall’assessore all’Agricoltura, sviluppo economico e pesca Mediterranea”, Dario Cartabellotta, nella qualità di responsabile unico, non poteva sostituire un organo amministrativo competente. Di conseguenza i suoi provvedimenti sono stati giudicati dalla ragioneria generale della Regione siciliana “”improduttivi di effetti”.
Il responsabile unico del Cluster, Dario Cartabellotta , ha trasferito alla Regione due milioni e seicento mila euro provenienti da sponsorizzazioni private. I soldi sono stati incassati dalla Regione siciliana. Avrebbero dovuto servire per pagare i fornitori, ma ciò non è avvenuto. Cartabellotta sarebbe “competente” ad acquisire denaro privato, ed effetuare i versamenti alle casse della Regione, che li ha incamerati senza avere alcunché da obiettare, ma perderebbe il titolo, cioè la competenza come ufficiale pagatore.
Gli assessori all’Agricoltura Caleca e Reale, che si sono avvicendati alla vigilia dell’Expo, autorizzarono Cartabellotta a realizzare il Cluster senza spendere denaro pubblico, vendendo gli spazi ed i prodotti. Fatti i conti, è risultato che i costi di gestione ammontano a un milione e sei centomila euro, le spese per l’acquisto dei prodotti ammontano a circa ottocentomila euro. “La Regione siciliana ha incassato ben 250 mila euro vendendo cannoli, il prodotto più richiesto”, spiega uno dei fornitori. “Per produrre i cannoli ha acquistato ricotta e scorza, e si è servita dei pasticceri. I 250 mila euro sono stati versati nelle casse della Regione, ma la ricotta, la scorza e i pasticceri che confezionavano i cannoli non sono stati pagati per…incompetenza”.
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