Nel primo trimestre 2017, rispetto ai tre mesi precedenti, l’export risulta in crescita in tutte le ripartizioni territoriali: +4,4% per l’Italia meridionale e insulare, +2,5% per l’Italia centrale, +1,8% per le regioni nord-occidentali e +1,4% per quelle nordorientali.
Lo segnala l’Istat che questa mattina ha diffuso i dati relativi alle esportazioni delle Regioni. Tra le regioni che forniscono un contributo positivo all’ incremento delle esportazioni nazionali si segnalano Lombardia (+8,6%), Piemonte (14,1%), Emilia-Romagna (+8,9%), Veneto (+7,1%), Toscana (+10,1%), Sicilia (+37,6%), Sardegna (+79,0%), Lazio (+11,4%), Liguria (+23,1%) e Friuli-Venezia Giulia (+9,7%). Le regioni che forniscono un contributo negativo sono Basilicata (-10,5%) e Molise (-53,4%).
Nel primo trimestre 2017 le vendite all’estero provenienti dall’Isola fanno un balzo in avanti del 37,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tradotto in numeri, vuol dire che tra gennaio e marzo sono state esportate merci dalla Sicilia per un valore complessivo di 2,3 miliardi di euro contro 1,6 miliardi di euro fatturati nei primi tre mesi del 2016.
Tra le province siciliane che più hanno contribuito alla crescita tendenziale delle esportazioni regionali si segnalano Siracusa (+56,49 per cento), Messina (+49,54 per cento) ed Enna (+49,11 per cento). Segno meno soltanto a Palermo (-19,25 per cento) e Caltanissetta (-17,45 per cento). A livello merceologico a tirare la volata dell’export siciliano sono in particolare ‘Coke e prodotti petroliferi raffinati’ per un valore complessivo di merce esportata pari a 1,3 miliardi di euro e in crescita del 60,45 per cento. Trend positivo anche per ‘le attività manifatturiere’ (41,46 per cento), i ‘prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere’ (+38,6 per cento) e ‘agricoltura, silvicoltura e pesca’ (+2,23 per cento).
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