La promozione del territorio passa dal mettere a sistema tutte le risorse di cui dispone, puntando ad un unico obiettivo. Una ricetta facile sulla carta, non sempre realizzata in Sicilia, però. Una porzione, piccola, dell’Isola, però sembra riuscirci grazie alla lungimiranza degli imprenditori presenti sul territorio. Accade a Menfi, in provincia di Agrigento, dove in occasione della raccolta delle olive (dal primo a tre novembre) momento cardine della vita agricola di una comunità così come quello della vendemmia, sarà festa alla scoperta del territorio e delle tradizioni locali. Tutto questo sotto l’egida di “Scopri Menfi”, nata per volontà di alcuni imprenditori locali che hanno organizzato Extra Vergine, una manifestazione di “arte territoriale di origine protetta”, appuntamento che chiude il calendario di eventi che si è aperto a Pasquai.
Per questa occasione, che ha visto la collaborazione anche del comune di Menfi e di otto produttori di olio (Botta, Mandrarossa, Planeta, Messina, Mirabile, Li Petri, Lombardo e i 1000 olivocoltori della cooperativa Goccia d’Oro), gli uliveti e i frantoi saranno aperti e non saranno solo i luoghi dove assistere alla raccolta, alla molitura e alla degistazione dell’olio nuovo. Ma faranno anche da cornice a installazioni artistiche. Insieme, produttori e artisti, uniti dal tema dell’olio saranno chiamati ad interpretare nei linguaggi dell’arte contemporanea il tema della terra e dei suoi frutti e dell’ambiente.
“Il nostro territorio ha le carte in regola per potere accogliere visitatori tutto l’anno”, ha spiegato il sindaco di Menfi, Vincenzo Lotà ieri nel corso della presentazione della manifestazione a Palermo, all’Orto Botanico, “ogni stagione ha le sue peculiarità da offrire sia in termini di paesaggio che di eccellenze produttive. Questo momento dedicato al’olio ci permette di accogliere visitatori in un momento considerato, a torto, di bassa stagione”. Ma non è solo accoglienza.
Nel corso della tre giorni saranno numerosi gli appuntamenti in cui si illustreranno le proprietà dell’olio d’oliva “per promuovere l’utilizzo di olio di qualità”, ha spiegato Accursio Alagna, direttore de La Goccia d’Oro, “cercando di affrancarlo dall’idea abituale di commodity e rendendolo più accattivante grazie all’accostamento con l’arte”. Infine, secondo Giuditta Pecoraino, curatrice e direttrice artistica della manifestazione questa “è un progetto che intende promuovere il ritorno delle arti visive e performative al contatto con la natura per reinterpretare gli elementi primitivi dell’ambiente”.