A colazione spremute d’arancia, miele, frutta siciliana: accade già in molti alberghi dell’Isola ma da ora in poi l’uso di prodotti “made in Sicily” è scritto nero su bianco. La Federalberghi siciliana e lo Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione delle Imprese (chiamato “Sprint”), infatti, hanno firmato un accordo per promuovere le aziende isolane nelle strutture alberghiere. Da un lato, gli alberghi acquisteranno il 60% dei prodotti di cui hanno bisogno (agroalimentare, ma non solo) da imprese con sede legale in Sicilia, o che fanno della Sicilia il loro centro di produzione. Dall’altro, lo Sprint organizzerà congressi, eventi e manifestazioni
internazionali dentro gli alberghi-partner. Il tutto senza obblighi finanziari, quindi senza spendere nulla.
«L’iniziativa è già partita – spiega all’Italpress il catanese Nico Torrisi,vpresidente Federalberghi Sicilia – e puntiamo a coinvolgere sempre più alberghi. Per l’economia del nostro territorio è importante perché possiamo promuovere prodotti locali eccellenti e specialità. Questo significa che non è importante soltanto saper elaborate le ricette della tradizione culinaria siciliana, ma vuol dire usare alimenti coltivati in Sicilia e assolutamente superlativi: dalle spremute fresche ai mieli, alle confetture, alla cioccolata, nell’intera catena compresi carne e pesce”. A promuovere il commercio dell’isola agli occhi degli investitori esteri è lo Sprint e il suo direttore generale Maurizio Ninfa: tra i suoi compiti, dà una mano agli imprenditori dal punto di vista assicurativo e finanziario, cercando di coinvolgerli in progetti internazionali. “Ma a conoscere lo Sprint – dice – sono anche gli stranieri: sono loro a venire in Sicilia, a frotte di delegazioni estere, per stringere accordi commerciali con le imprese siciliane. E, di solito, rimangono a bocca aperta».
di Francesca Marchese per Italpress