Federmanager Sicilia Orientale lancia il modello del “workers buyout”, sulla base dei casi Cesame e Birra Messina, esperienze che hanno permesso ai dipendenti di recuperare le aziende. Federmanager Sicilia Orientale chiederà alla Regione Siciliana un impegno preciso per la gestione più efficace delle imprese confiscate alla mafia e lo snellimento delle procedure burocratiche.
Birrificio Messina e Cesame, due esempi significativi di lavoratori intraprendenti e coraggiosi. Due casi che inorgogliscono la Sicilia e che saranno al centro del dibattito dal titolo “Nasce in Sicilia una nuova imprenditoria. Il caso Cesame e Birra Messina”, l’incontro che si terrà in occasione dell’assemblea annuale pubblica di Federmanager Sicilia orientale, prevista oggi venerdì 1 luglio alle ore 15,30 all’Hotel Parco degli Aragonesi. Solo l’impegno e la grande forza di volontà di alcuni dipendenti, infatti, ha permesso in entrambi i casi, di recuperare le aziende e salvare i posti di lavoro.
È il modello del “workers buyout”, un’esperienza che può e deve essere replicata e ampliata. Questo auspicano i soci di Federmanager che scenderanno in campo con una proposta concreta legata alle gestione delle aziende confiscate alla mafia. Anche così è possibile creare ricchezza e sviluppo nel nostro territorio, che dopo un 2014 nero con il fallimento di 800 imprese, ha registrato un contenuto ma pur sempre positivo saldo nel 2015 e nei primi mesi del 2016. Il focus dell’incontro sarà costituito dalle testimonianze dei vertici della Cesame, del birrificio Messina e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori. Un confronto per sollecitare le istituzioni e il mondo dell’economia, affinché si uniscano per lavorare in sinergia e contribuire al rilancio del territorio.
Sarà anche l’occasione per esporre alcuni dati significativi che riguardano l’economia dell’isola. Federmanager punta il dito contro la macchina burocratica eccessivamente lenta, basti pensare che per far rinascere la Cesame sono stati necessari sette anni. L’associazione chiederà pubblicamente all’architetto Alessandro Ferrara, dirigente generale dell’Assessorato regionale per le Attività Produttive, di siglare un protocollo entro ottobre per lo snellimento delle procedure, in modo da consentire agli imprenditori di poter incidere più facilmente sul territorio.
“Se il modello del workers buyout si diffonde, noi siamo pronti a garantire la formazione dei lavoratori coraggiosi che si vogliono mettere in gioco – afferma Giuseppe Guglielmino, presidente di Federmanager Sicilia Orientale – oppure possiamo farli affiancare da un temporary manager che possa guidarli. Alla Regione chiederemo anche l’accesso ai fondi strutturali europei 2014/2020 con l’obbiettivo di creare una linea di finanziamento come accade in Veneto o in Emilia Romagna a supporto delle Newco”.
Dopo i saluti del sindaco di Catania, Enzo Bianco, a prendere parte al dibattito, moderato dal presidente di Federmanager Sicilia Orientale Giuseppe Guglielmino, saranno Mario Cardoni direttore generale nazionale di Federmanager, Salvatore Carbonaro presidente di Praesidium, Giorgio Ambrogioni presidente nazionale del CIDA, il professore Rosario Faraci, ordinario di economia e gestione delle imprese all’Università di Catania e il direttore di Sicindustria Giovanni Catalano.