Ennesimo stop alla manovra finanziaria all’esame dell’Ars. Dopo i ripetuti ko di ieri al governo, caduto più volte sulla verifica del numero legale, il presidente Giovanni Ardizzone ha deciso di sospendere i lavori dopo l’approvazione di un solo articolo, il 2, che trasferisce fondi ai liberi consorzi e alle cittàmetropolitane, 91 milioni per il 2017 e 47 milioni per le due annualità del 2018 e del 2019.
Il parlamento regionale tornerà a riunirsi solo il prossimo 26 aprile a partire dalle 16. Entro il 30 aprile scadrà l’esercizio provvisorio. Accantonato l’articolo 1, che contiene la norma con la quale si vincolano 34 milioni a favore dei disabili gravi sui trasferimenti della Regione agli enti locali, e l’articolo 3 sui finanziamenti a enti e partecipate.
Giovanni Ardizzone incontrerà una delegazione dell’Anci il prossimo 26 aprile. L’associazione dei Comuni siciliani, oltre alla decadenza dei primi cittadini, parlerà della situazione finanziaria dei comuni, resa più grave dal fatto che un ulteriore 10% dei fondi trasferiti è vincolata in favore dei disabili gravi, sulla base di un emendamento all’articolo 1, approvato ieri dall’Ars, su cui però Ardizzone ha voluto tirare il freno, sospendendo l’esame dell’intero articolo che infatti oggi non è andato al voto.
“Raccogliamo l’appello dell’Anci – dicono il presidente del gruppo Pd all’Ars Alice Anselmo e il vicepresidente Giovanni Panepinto – bisogna restituire alle autonomie locali la certezza della governabilità: per questo abbiamo proposto la presentazione di un emendamento per abrogare la norma che prevede la decadenza dei sindaci in caso di mancata approvazione del bilancio comunale”.
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