Finti matrimoni fra clandestini tunisini e ragazze residenti in Italia sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Mazara del Vallo che, nell’ambito dell’operazione “Paraninfo”, ha denunciato undici persone per favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
Sono residenti tra Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Castelvetrano e Ribera. Fra loro ci sono 5 donne, di cui quattro italiane e una tunisina, e 6 uomini, tutti tunisini e 4 dei quali già arrestati nell’ambito dell’operazione “Sunrise”.
I militari delle Fiamme gialle, coordinati dalla Procura di Marsala, hanno accertato che i migranti tunisini hanno contratto il matrimonio per potere avere il permesso di soggiorno in parte hanno pagato circa 5.000 euro e in parte hanno assicurato la propria disponibilità a tenere e rivendere sigarette importate di contrabbando dal loro Paese d’origine. Alcuni di loro sono stati gli ‘scafisti’ di gommoni veloci utilizzati per il trasferimento di migranti dalle coste tunisine a quelle mazaresi.
Le italiane che hanno contratto i finti matrimoni alla presenza di testimoni nei Municipi di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Ribera hanno ricevuto mille euro. Le donne venivano reclutate da una coppia di Campobello di Mazara, formata da un residente di origini tunisine e dalla moglie siciliana.
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