Fondazione Sicilia, Maria Concetta Di Natale è la nuova presidente

È Maria Concetta Di Natale la nuova presidente della Fondazione Sicilia.

Storica dell’arte di respiro internazionale, è professore onorario dell’Università degli Studi di Palermo, dopo essere stata docente ordinario, direttore di dipartimento, membro del Senato accademico e delegato del Rettore per le mostre e le attività culturali, ruolo che ricopre tuttora. Proseguendo gli studi iniziati nel secolo scorso da Maria Accascina sulle arti decorative siciliane, Maria Concetta Di Natale ha portato alla luce innumerevoli opere e collezioni della Sicilia, proiettando la produzione siciliana di Età Moderna in una dimensione europea, attraverso quasi un cinquantennio di studi, mostre e innumerevoli pubblicazioni scientifiche, che rappresentano oggi un punto di riferimento per gli studiosi di tutta Europa.

“Sono contenta ed emozionata per una nomina così prestigiosa alla quale non avrei mai osato aspirare – afferma la neo presidente della Fondazione Sicilia, Maria Concetta Di Natale – e spero di riuscire a continuare l’importantissimo lavoro portato avanti dai grandi presidenti che mi hanno preceduto, Gianni Puglisi e Raffaele Bonsignore, in linea e continuità con le direttrici principali che hanno finora ispirato le attività della Fondazione, su tutte la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano”.

Di Natale succede a Raffaele Bonsignore, che ha ricoperto il ruolo presidente della Fondazione Sicilia, di cui diventa presidente emerito, per due mandati, dal 2016 al 2024.

“Esprimo soddisfazione per la scelta del Consiglio Superiore. La professoressa Maria Concetta Di Natale – commenta Raffaele Bonsignore – è una delle studiose più prestigiose del nostro ateneo, e sono certo che con la sua autorevole presenza darà un ulteriore impulso alla crescita culturale della Sicilia. Si tratta, peraltro, della prima donna alla guida della Fondazione Sicilia, il che è un ulteriore motivo di soddisfazione perché frutto di lungimiranti modifiche dello Statuto, in accordo con il Ministero dell’Economia e delle finanze”.