Forestali siciliani, accordo raggiunto tra i sindacati e Crocetta. Sarà la Regione Siciliana ad anticipare le somme necessarie per consentire la continuazione e l’avvio dei lavoratori forestali e dell’Ente di sviluppo agricolo. Lo ha comunicato il governatore Rosario Crocetta al termine dell’incontro con i rappresentati di Cgil, Cisl e Uil.
“In attesa della delibera CIPE relativa allo sblocco di circa 87 milioni e 900 mila euro, che è in corso di istruttoria – ha detto il presidente Crocetta – il governo ha deciso di anticipare risorse proprie. In particolare, nel corso della giunta di governo prevista per domani, l’amministrazione proporrà un provvedimento di assestamento di bilancio in grado di garantire l’impiego di tutti i lavoratori. A tale scopo verrà predisposto un atto di indirizzo dopo l’approvazione della legge prevista per la prossima settimana – ha spiegato – e successiva deliberazione dello sblocco del patto di stabilità per il pagamento delle retribuzioni arretrate. La giunta proporrà anche una modifica della norma relativa alla riduzione del 20% dell’antincendio a partire dall’esercizio finanziario in corso, in termini di riduzione della spesa complessiva e non del numero dei lavoratori impiegati nell’attività. A partire dalla prossima settimana, – continua il governatore – inizierà anche il confronto con gli assessori all’Agricoltura e al Territorio e ambiente, per programmare nel quadro di una riforma globale della forestazione, il tipo di utilizzo dei lavoratori a partire dal prossimo anno. In tale contesto – conclude il governatore – verrà analizzata anche la parte normativa del contratto attualmente fermo all’anno 2001”.
Soddisfatta per l’esito del vertice la Cisl, che giudica”più che superlativa” l’intesa raggiunta con il governo . “L’incontro è andato oltre le nostre più rosee aspettative – dice il segretario regionale della Fai Cisl, Fabrizio Colonna -. Il provvedimento che la giunta si appresta ad approvare consente una variazione di bilancio di 21 milioni e queste somme sono una garanzia sia per i lavoratori dell’Esa che per i forestali. Nelle more di questi passaggi – aggiunge – il presidente ha assicurato che emanerà un atto di indirizzo per anticipare i tempi delle assunzioni, dando il via libera alle procedure propedeutiche”.
Intanto una fiaccolata per dire “basta al precariato” è stata organizzata per questa sera a Palermo dal sindacato Csa, il più rappresentativo negli Enti Locali a Palermo e provincia, il Cub Pubblico Impiego Sicilia, il Comitato spontaneo precari storici oltre le sigle per l’appartenenza, e Alba. Sono numerose le adesioni annunciate.
Il corteo si snoderà dalle 19 da piazza Verdi lungo via Maqueda, corso Vittorio Emanuele fino a piazza del Parlamento, dove si terrà un dibattito per stabilire le modalità di organizzazione e di lotta. ”Una fiaccolata per illuminare chi è preposto a trovare le soluzioni – dicono gli organizzatori – la stabilizzazione non può essere rimandata”.
Secondo quanto affermano i rappresentanti sindacali le riforme della Pubblica Amministrazione degli ultimi governi e anche di quello in carica sono state precedute da proclami di efficienza della stessa ma, finora, si sono concretizzati solo ”tagli” lineari. Questa logica sta riducendo sempre più la possibilità che vengano erogati servizi efficienti ai cittadini e contestualmente, si va verso un crescente smantellamento dello stato sociale, frutto di lotte delle generazioni che ci hanno preceduto. Tutto ciò sembra precedere una stagione di smantellamento della Pubblica Amministrazione con una massiccia riduzione del personale impiegato e tra questo, ad essere nell’immediato tagliato fuori, sarà il personale precario (degli Enti Locali, della Sanità, degli Enti Pararegionali, delle Camere di Commercio, PIP e forestali).
”Non si tratta di dare sussidi o posti di lavoro – dice Giuseppe Badagliacca segretario provinciale del Csa – Ci sono precari che reggono interi settori dell’amministrazione. In alcuni comuni sono figure uniche. Penso a contrattisti che occupano i ruoli di Ragioniere Generale o tanti agenti della polizia municipale ancora assunti a tempo determinato. Come cittadini e come lavoratori, invitiamo tutti i precari della Pubblica Amministrazione della Sicilia, di ogni categoria, a unirsi in un’azione di lotta comune che ponga fine alla stagione del precariato, crei le condizioni per rilanciare un’idea di sviluppo della nostra regione e dia prospettive alle nuove generazioni”.
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