Forestali siciliani, è il giorno della protesta. In piazza contro i licenziamenti. In particolare, si tratta di 1.400 forestali dell’antincendio che in settimana saranno licenziati, altri 8 mila operai che se non firmeranno il contratto entro settembre non riusciranno a completare le giornate di lavoro previste. E stessa sorte potrebbe toccare a una parte dei colleghi che devono svolgere 101 o 151 giornate di lavoro.
I forestali, che secondo i sindacati sono a quota 24 mila, costano oggi 280 milioni l’anno. Nell’ultima finanziaria il governo ha deciso di ridurre del 20 per cento i 7 mila addetti all’antincendio. In 1.400 dovevano essere spostati alla manutenzione rinunciando a delle indennità di rischio che avrebbero fatto risparmiare alla Regione circa 3 milioni di euro.
Per le tre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil “lo stato di incertezza e di confusione che attraversa il settore non solo lede fortemente i diritti dei lavoratori del comparto ma mette a rischio il nostro immenso patrimonio boschivo. Tale condizione non è più accettabile a maggior ragione dopo le notizie ricevute da parte dell’Azienda Forestale, che la mancanza di risorse finanziarie non permetterebbe di riassumere o prolungare l’attività lavorativa così come più volte rassicurato da parte degli uffici e dagli assessorati, dei 101isti, ma soprattutto non vi è nessuna prospettiva per i 78isti. Tale notizia fa seguito a quanto comunicatoci da parte dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste di Catania, di procedere al licenziamento del 20% di addetti al raggiungimento delle 30 giornate, con gravi conseguenze sulla funzionalità del servizio, con il rischio concreto di non poter svolgere le giornate garantite per legge”.
Fai, Flai e Uila regionali sottolineano che “ad oggi non si registrano atti concreti che lascino presagire una possibile soluzione alle problematiche di settore, che ormai si trascinano da anni”.
FORZA ITALIA. “Palazzo d’Orleans non sta mantenendo gli impegni economici assunti con gli operatori forestali, con il mondo della formazione, con i lavoratori dell’Esa, dei consorzi agricoli, dei teatri, con i precari della sanità e degli enti locali siciliani, portando un danno incommensurabile alla nostra Isola. Forza Italia presidia, con la presenza costante del vice capogruppo all’Ars Vincenzo Figuccia al fianco dei lavoratori, con l’obiettivo di riportare l’esecutivo alla ragionevolezza, al pieno rispetto degli accordi”, così l’onorevole Marco Falcone, capogruppo azzurro all’Ars.
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