L’assessorato alla Formazione della Regione Siciliana ha messo a punto il decreto con le nuove regole, le tabelle dei compensi e gli sgravi per le aziende che assumono, fatto sulla scia delle leggi nazionali in materia di apprendistato e praticantato per promuovere anche sull’isola queste due formule di contratto di lavoro legato alla formazione.
Il decreto dell’assessore Bruno Marziano, ha già avuto il parere favorevole di molte sigle sindacali e delle associazioni di categoria. Ad essere interessati sono i giovani fra i 15 e i 25 anni che potranno sottoscrivere un contratto di assunzione di primo livello che si aggancia agli anni della scuola superiore, istituti tecnici o anche i centri di formazione che sostituiscono alcuni anni delle superiori. Lo stipendio di un apprendista di primo livello dipenderà dal settore in cui è iscritta l’azienda che assume (turismo, servizi, commercio e così via). Le tabelle base stilate dal decreto regionale si riferiscono al contratto dei metalmeccanici e prevedono una retribuzione media di 272 euro al mese per uno studente del primo anno, di 335 per uno di secondo anno, di 396 per chi frequenta il terzo anno e di 426 per chi è al quarto anno. Tutti i contratti prevedono 13 mensilità. Il contratto prevede che durante l’anno scolastico ci saranno 4 giorni di lezione e due di lavoro, mentre durante le feste e in estate ci saranno solo 5 giorni di lavoro in azienda.
Per i giovani fra i 18 e i 29 anni, diplomati o studenti universitari, è previsto il contratto da apprendista di terzo livello. Il compenso previsto è di 1001 euro mensili per 13 mensilità. Al secondo anno la mensilità diventa di 1.111 euro. Per il praticantato negli studi professionali, le nuove regole prevedono una retribuzione pari al 10% di quanto prenderebbe un professionista assunto a tempo indeterminato presso lo stesso studio. Il decreto Marziano, per cui la Regione è pronta a stanziare 5 milioni di euro per la stipula dei contratti, prevede che questi abbiano una durata da un minimo di 6 mesi a un massimo di quattro anni e che automaticamente vengano poi trasformati a tempo indeterminato se nessuna delle parti recede. Gli sgravi contributivi per le aziende che assumono variano a seconda che l’azienda abbia più o meno di 9 dipendenti. Se sono meno di 9 i contributivi sono limitati al 3,11%, se i dipendenti sono più di 9 si arriva fino all’11,6% e comunque i costi del personale assunto con contratto di apprendistato non vengono considerati sulla base di calcolo dell’Irap.
E sono numeri in un certo qual modo confortanti quelli che riguardano i ragazzi siciliani coinvolti nel programma europeo Garanzia Giovani avviato per favorire l’occupazione degli under 30 che non lavorano e non studiano. Nonostante il caos e i ritardi nei pagamenti e i tanti disagi causati anche dall’enorme numero di partecipanti, il programma europeo mette a segno in Sicilia, uno dei risultati migliori in tutta Italia con 8.500 ragazzi siciliani assunti. I dati, aggiornati ad ottobre, sono stati diffusi dall’Isfol, l’istituto che controlla costantemente l’evoluzione del progetto.
E’ fuor di dubbio che le assunzioni sono state possibili grazie al super bonus che prevede un incentivo fino a 12 mila euro per le aziende che assumono a tempo indeterminato o con contratto a tempo o di apprendistato, i giovani che hanno svolto un tirocinio in Garanzia Giovani. L’altro incentivo per le aziende invece è il bonus occupazionale da 1.500 a 6 mila euro in base alla tipologia di contratto, a tempo determinato o indeterminato. A livello nazionale il numero dei registrati al programma secondo l’ultima rilevazione è di 1.224.136 unità, oltre 5 mila in più rispetto all’ultimo dato rilevato.
La Sicilia è la Regione che ha il maggior numero di partecipanti (178.466 giovani), il 15% del totale, seguono Campania e Lombardia. Manifattura, commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli e motocicli e attività dei servizi di alloggio e di ristorazione, sono queste le tipologie di attività che hanno registrato il maggior numero di assunzioni. Infine le due fasce di età di giovani a cui sono stati erogati più bonus, il quelle comprese tra i 20-23 anni (pari al 39 per cento dei casi) e 24-27 anni (34 per cento).