Su iniziativa del presidente della Sezione Calce e Cemento di Confindustria Catania e Siracusa, Leone La Ferla, si sono riunite nella sede di Confindustria Siracusa le aziende del distretto minerario del Sud est (che comprende le province di Catania, Siracusa e Ragusa) insieme ai tecnici ed agli esperti del settore per confrontarsi sulle criticità del Piano Regionale Cave e della gestione del Distretto Minerario di Catania.
Nel corso della riunione le aziende hanno deciso di presentare all’Assessore Regionale all’Energia, con il contributo di Confindustria Sicilia e con la condivisione da parte delle aziende degli altri due distretti minerari di Palermo e Caltanissetta, un documento di sintesi sulle problematiche del settore.
Il documento vuole riaffermare con forza la necessità di difendere, pur nel rispetto della sostenibilità ambientale, la continuità delle attività produttive legate all’intero comparto delle attività estrattive. Infatti, il Piano Regionale Cave, che risale al 2010, ancora deve essere aggiornato e a ciò si aggiunge che il Piano Forestale del 2012 si è sovrapposto allo stesso Piano Cave generando confusione ed impasse normativa da parte dei Dirigenti Regionali.
Leone La Ferla, che è anche il Presidente nazionale dell’Associazione Industria Italiana della Calce, del Gesso e delle Malte (CA.GE.MA.) ha sottolineato come “l’attuale incertezza del Diritto ed i cronici ritardi burocratici stanno determinando negative ed incalcolabili ripercussioni sull’economia del settore, che conta nel territorio regionale 550 cave, 2000 addetti e oltre 15 mila occupati nell’indotto, mettendone a rischio la sopravvivenza”.
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