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G7 Siracusa- Contro il protezionismo e a difesa dei mari e della pesca

G7 Siracusa Expo Divinazione: continuiamo a raccontare l’evento

G7- A Siracusa si susseguono le iniziative legate al G7 Agricoltura e Pesca-Expo Divinazione. Ieri l’arrivo dei ministri dell’Agricoltura e il focus sull’Africa, ma anche la voce grossa dei Consorzi Indicazione Geografiche. In una manifestazione nella quale il made in italy e ancor più il made in sicily la fanno da padrona, si è alzato forte il dissenso delle grosse realtà che rappresentano il meglio del Paese contro il protezionismo. Nel corso della riunione dei ministri dell’Agricoltura, infatti, Origin, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazione Geografiche ha presentato un documento contro gli ostacoli al libero commercio. Tra i rappresentanti dei Consorzi c’era anche Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano il quale ha spiegato che le condizioni geo-politiche attuali stanno portando i governi verso scelte che portano a dazi e restrizioni. “La strada del protezionismo – ha affermato Bertinelli intervistato da Italpress– sarebbe un grave errore perchè i prodotti a indicazione geografica permettono lo sviluppo dei territori, ma anche interrelazioni culturali che portano allo sviluppo dell’agricoltura. Questo- chiude il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano- è un momento delicato, i ministri dell’agricoltura valuteranno il documento”. Al termine della riunione, all’interno di un ristorante del porto, si è tenuto un momento conviviale, i presenti (ma anche ai passanti) hanno assaggiato il Parmigiano Reggiano

Risorse acquatiche sostenibili: strategie per la conservazioni e la gestione ambientale delle risorse marine

Intanto, all’interno del G7 è intensa l’attività del Dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione siciliana protagonista assoluto dell’evento. Dopo la presentazione della Rete Siciliana dei Borghi Marinari, ieri, su organizzazione della Rete dei GALP Siciliani, è stato approfondito il tema della tutela delle risorse marine in tutte le sue sfaccettature. Si parte da un dato di fatto: il Mediterraneo è in crisi, i cambiamenti climatici stanno creando enormi squilibri alla fauna (specie ittiche che stanno scomparendo per via dell’arrivo di altre specie che non hanno predatori) e, il risultato, è che che il futuro della pesca è a forte rischio. Occorre allora muoversi iniziando dal rispetto dell’ambiente, stringendo un “patto” di collaborazione con i pescatori che sono gli operatori del mare. “Puntare sulla bleu economy e l’economia circolare”. Di questo ha parlato Gian Matteo Panunzi, docente universitario, componente del Coordinamento Nazionale per la Bioeconomia e la Bioeconomia blue presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e presidente del Dipartimento Nazionale Pesca UN.I.COOP. “Occorre fare rete – ha spiegato Panunzi-, occorre che il settore ittico si integri con gli altri settori nei territori al fine di creare una governance che deve essere a tre livelli: uno europeo, in cui va discussa la politica comune della pesca in questo momento storico in cui c’è una nuova Commissione; deve esserci, poi, una governance del Mediterraneo che metta tutti i Paesi che ne fanno parte nella stessa condizione; un terzo livello deve essere territoriale, con la creazione di aree marine ecologicamente attrezzate in cui il settore della pesca e dell’acqua cultura non può essere più visto come un settore a parte, ma come un fattore di sviluppo delle tre grandi strategie italiane della bioeconomia, del mare e dell’Africa”.

Tra gli altri interventi anche quello di Guido Beltrami, esperto nel settore della rinaturalizzazione e la
salvaguardia della biodiversità. Beltrami ha parlato di innovazioni tecnologiche per la sostenibilità marina, ripopolamento ittico e pesca responsabile. Nello specifico l’esperto ha mostrato alla platea dei dissuasori (che non hanno impatto sull’ambiente) per fermare la pesca a strascico e ripopolare i mari.

Nel corso del convegno sono poi intervenuti ancora: Giacomo Alberto Irrera – Avvocato Esperto demanialista che ha parlato di sviluppo sostenibile nella nautica da Diporto; Giovanni Mangano – Presidente Area Marina Protetta (AMP) CapoMilazzo ed Emanuele Luca Ricciardi Rizzo – Presidente Associazione Nazionale STED e Operatori del Diporto.

Fare rete e integrazione dei settori, quindi, sono le parole chiave per la tutela delle risorse marine e, per raggiungere l’obiettivo, non si può che partire dalla sensibilizzazione della Comunità.


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