I carabinieri hanno sgominato una gang che minacciava e taglieggiava i giovani che non riuscivano a pagare le dosi di cocaina che la banda spacciava nel comprensorio di Carini, in particolare a Cinisi e Terrasini, soprattutto nei fine settimana. Il capo della gang è finito agli arresti domiciliari, altre due persone sono state raggiunte dalla misura dell’obbligo di dimora ed un’altra ancora dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Palermo. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di spaccio di droga, estorsione, ricettazione, minacce e furto. L’indagine, coordinata dai sostituti procuratori Enrico Bologna e Dario Scaletta, è scattata nel gennaio del 2017 dopo la denuncia della madre di uno dei ragazzi taglieggiati dalla banda. Il giovane aveva contratto nel tempo, un debito di oltre 10 mila euro e per costringerlo a saldarlo, il capo del gruppo e i suoi complici gli avevano prima preso il cellulare, poi lo scooter, continuando a minacciarlo di picchiarlo a sangue se non avesse pagato la cocaina.
Il ragazzo, vessato dalla ferocia della banda, aveva cercato di prendere tempo e saldare parte del debito consegnando agli spacciatori alcuni gioielli della madre. Ma, scoperto dai genitori, il giovane è crollato raccontando ogni cosa.