Conti a posto, stop alle privatizzazioni, nessun rischio di perdere investimenti già previsti. Vertice all’Enac, a Roma, con i principali soci della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo. L’incontro fa seguito alle recenti vicende giudiziarie che hanno portato nei giorni scorsi all’arresto dell’ex vicepresidente Roberto Helg, finito ai domiciliari. Il Consiglio di amministrazione dell’Enac ha incontrato i principali soci della Gesap, si legge in una nota dell’Ente nazionale per l’Aviazione civile, “per avere, a seguito delle recenti vicende giudiziarie, rassicurazioni da parte dell’azionariato sulla continuità degli investimenti aeroportuali previsti dal contratto di programma sottoscritto con l’Enac e sui processi di ricapitalizzazione societaria”.
All’incontro, convocato dal presidente Vito Riggio e dal direttore generale Alessio Quaranta, hanno partecipato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il commissario straordinario Manlio Munafò della Provincia regionale di Palermo, il sindaco del Comune di Cinisi Gianni Palazzolo, il presidente della Gesap Fabio Giambrone e l’amministrazione delegato Dario Colombo. “La società – prosegue la nota – ha riconfermato l’impegno già assunto nel precedente incontro dell’11 marzo scorso di assolvere a tutti gli adempimenti afferenti sia al contratto di programma stipulato con l’Enac e attualmente in vigore, sia al nuovo contratto, in fase di stesura, che definirà il nuovo piano degli investimenti, che saranno autofinanziati dalla società attraverso le entrate previste dagli schemi tariffari predisposti dall’autorità di regolazione dei Trasporti”. “Il Consiglio di amministrazione – conclude la nota Enac – ha preso atto dell’impegno esposto dalla società e rimane in attesa della relativa documentazione ai fini delle valutazioni di competenza”.
SCELTA. A conclusione di una indagine interna, il presidente della Gesap, Giambrone, ha mosso alcune contestazioni al direttore dell’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, Carmelo Scelta. Il manager era stato sospeso, cautelativamente, dopo lo scandalo Helg, per le decisioni dei magistrati di indagarlo nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti di manutenzione nello scalo palermitano. Sul caso Helg, Scelta era entrato a causa di un suggerimento offerto al pasticcere che cercava sostegni per mantenere il suo punto di vendita nello scalo. Scelta gli avrebbe consigliato di parlare con Roberto Helg. Quando i carabinieri hanno incastrato il vice presidente della Gesap, il pasticcere, invitato a pagare una mazzetta di centomila euro, ha riferito l’episodio.
Nella indagine interna, ordinata da Giambrone, sarebbero emerse delle irregolarità importanti, tanto da far ritenere che le risultante potrebbero essere trasferite presto alla Procura della Repubblica. Il Consiglio di amministrazione della Gesap dovrà riunirsi entro breve e decidere sulla sospensione del direttore. Entro il 30 aprile, inoltre, la Gesap dovrà esaminare ed approvare il bilancio.
ORLANDO. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha inviato una lettera al presidente del consiglio di amministrazione di Gesap, Fabio Giambrone, esprimendo “apprezzamento per il successo dell’azione di risanamento finanziario, unitamente a uno straordinario incremento di passeggeri e città collegate con voli diretti allo scalo palermitano”. Con riferimento all’arresto per estorsione dell’ormai ex vicepresidente Gesap Roberto Helg, la Gesap, ha deliberato “la costituzione di parte civile unitamente ad una ampia collaborazione con l’Autorità giudiziaria per l’individuazione di ogni altra responsabilità e di ogni altro responsabile”.
L’amministrazione comunale, dal canto suo, conferma, “la necessità di bloccare il processo di privatizzazione, rilevando che su tale processo, la Gesap risulta aver già contestato formalmente criticità e rilievi”. Palazzo delle Aquile “ritiene che, mentre taluno si agita nervosamente, debba proseguire l’azione di forte risanamento finanziario ed etico (che ha trovato anche conferma nei provvedimenti a carico di funzioni dirigenziali aziendali) e che è interesse e precisa scelta del Comune-socio- pubblico, che nel settore dei trasporti, in Sicilia, si blocchi la continuazione pluriennale di vergognosi accaparramenti speculativi, che il Comune di Palermo ha contrastato e contrasterà sempre, anche nei settori dei rifiuti e dell’acqua, così come è cronaca degli ultimi due anni”.