Last updated on 22 gennaio 2018
Gli Ardizzone, storici editori del Giornale di Sicilia, contro il film che andrà in onda stasera alle 21 su Canale 5 che racconta la vita di Mario Francese, il cronista del Giornale di Sicilia ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979. Il direttore-editore della testata Antonio Ardizzone ha inviato a Mediaset e al produttore del film Pietro Valsecchi una diffida alla messa in onda e contestualmente la revoca del consenso all’uso dell’immagine, della denominazione della testata e di pagine del quotidiano. Valsecchi con il regista Michele Alhaique e Claudio Fava come sceneggiatore, prova a raccontare il contesto opaco ed equivoco in cui maturò l’omicidio del cronista del Giornale di Sicilia con espliciti riferimenti alle difficoltà che il giornalista incontrò all’interno dello stesso giornale: una sua inchiesta sull’ascesa dei Corleonesi e di Totò Riina, sui loro affari e interessi, venne pubblicata solo dopo la sua morte. Secca la replica di Claudio Fava: “Nel nostro lavoro, la vicenda pubblica di Francese ripercorre con precisione quanto emerso nelle sentenze di condanna per i suoi assassini. Fu pesante la solitudine di Francese. E oggi, per la rima volta, arriva in televisione il racconto della zona d’ombra che ha segnato questa storia”. Dal canto suo Valsecchi ribadisce: “Il film racconta la verità, non mi aspettavo davvero un’aggressione di questo tipo. E’ un film sulla libertà di stampa per cui Francese si è battuto”.
Dalla sentenza che ha condannato Riina e i boss della Cupola (tra cui Michele Greco) come mandanti del delitto Francese, emergono i “rapporti provati che legavano gli Ardizzone, proprietari del Giornale di Sicilia, a parecchi esponenti mafiosi, tra cui Michele Greco e Tommaso Spadaro”.
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