Lo stato di salute della giurisdizione tributaria italiana e la necessità di una riforma del processo che possa diventare più celere per i contribuenti. Costi troppo alti, necessità di maggiore semplificazione e chiarezza delle norme tributarie. E poi ancora ‘tavoli regionali della Compliance’ per la realizzazione di un equo sistema tributario. È quanto emerso durante il IV Congresso Ordinario dell’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi (Uncat), tenutosi a Palermo il 23 e il 24 settembre, nella splendida cornice di Palazzo Steri.
Oltre un centinaio gli avvocati tributaristi pervenuti da tutta Italia per discutere e analizzare la loro giurisdizione. Due giorni di relazioni e confronti durante i quali l’assemblea dei soci ha approvato la proposta di riforma del processo tributario. Un documento che, analizzando la situazione attuale, propone processi più celeri per i contribuenti, maggiore par condicio in tutto il settore, una giurisdizione tributaria più equa e la separazione della giurisdizione tributaria dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
“Il rafforzamento della garanzie derivanti dalle norme costituzionali in materia tributaria é di fondamentale importanza – commenta il professor Angelo Cuva, vice presidente Uncat e responsabile del comitato organizzatore – così come la piena realizzazione della compliance, della quale vanno ridotti i costi attualmente molto elevati”
Nella mattina di oggi l’Uncat ha poi ribadito a gran voce l’importanza della Compliance (la conformità normativa) per la realizzazione di un equo sistema tributario, proponendo ‘Tavoli della Compliance” su base regionale, coordinati dal Garante per il Contribuente. Uno strumento tecnico che possa quindi prevenire il contenzioso e assicurare una corretta applicazione delle norme tributarie. “Condivido pienamente l’istituzione di tavoli su base regionale – commenta Salvatore Forastieri, Garante del Contribuente della Sicilia – poichè è un modo eccellente per attenuare i problemi generati dall’attuale confusione normativa. Questo strumento consentirà di dare maggiore chiarezza alle norme, facilitanto l’adesione spontanea che, come tutti sanno, è l’unico vero modo per combattere l’evasione fiscale. Per questo – conclude il Garante – in Sicilia abbiamo attivato un tavolo tecnico permanente, con riunioni bimestrali, per cercare di risolvere, ancor prima che nascano, questioni interpretative, oggetto spesso di segnalazioni dei contribuenti al Garante”.
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