Si terrà domani mattina a Castelvetrano un corteo per dire ‘no’ alla mafia ed affermare il diritto al lavoro, la legalità e la solidarietà.. In testa al corteo ci saranno i lavoratori del Gruppo 6 Gdo (supermercati Despar e 6 Store), l’azienda confiscata all’ex re dei supermercati, Giuseppe Grigoli, ritenuto prestanome del boss latitante Matteo Messina Denaro, ed oggi nelle mani dello Stato. Attualmente sono in cassa integrazione.
L’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata sta tenendo delle trattative con alcune aziende per l’acquisizione, sotto forma di affitto, del Gruppo 6 Gdo, ma, al momento, nessuno sembra essere interessato ad acquisire l’intero gruppo che comprende anche il Centro di distribuzione. Le 18 aziende con cui l’Agenzia è in trattativa sarebbero interessate all’acquisizione di 28 punti vendita su 39 e da questi resterebbero esclusi i supermercati di Castelvetrano e il Centro di distribuzione. Per la Cgil resta prioritaria, invece, la necessità di non frazionare il gruppo perché ciò determinerebbe, prima di tutto, il venir meno degli attuali livelli occupazionali. Intanto, nell’eventualità che non si riesca a individuare un’azienda disposta a rilevare interamente il Gruppo 6 Gdo, Cgil, Cisl e Uil stanno parallelamente lavorando, insieme all’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati e al Comune di Castelvetrano, con il coinvolgimento della Lega delle Cooperative e dell’Associazione Libera, a un progetto che prevede l’istituzione di una cooperativa dei lavoratori per la gestione dell’intero gruppo aziendale.
Nel frattempo il Ministero del Lavoro ha predisposto il provvedimento di approvazione e concessione della Cigs, Cassa integrazione guadagni straordinaria, per i lavoratori del gruppo 6 G.D.O, l’ azienda confiscata e trasferita all’Agenzia dei Beni Sequestrati.
Ed alla vigilia della manifestazione di Castelvetrano giunge la notizia della proposta di revoca dell’incarico di amministratore giudiziario del Gruppo 6Gdo e della aziende collegate a suo tempo conferita al dott. Nicola Ribolla. A lui sono state contestate “gravissime inadempienze” e di “avere agito senza consultare i giudici”. La proposta di revoca riguarda l’amministrazione giudiziaria di due società del Gruppo 6 Gdo: la Stegicom e la Logicom, le società cui fanno riferimento i centri commerciali Eurospar e Interspar. Ribolla avrebbe inviato ai lavoratori di queste società lettere di licenziamento senza comunicare preventivamente la decisione al Tribunale delle Misure di prevenzione, trattandosi peraltro di società ancora sottoposte a sequestro e non confiscate, e ancora: le contestazioni riguardano “debiti occultati”, mancata definizione dei bilanci societari, modifiche gestionali, procedure per concedere in affitto i rami gestionali delle aziende, avvio di trattative per affidare ad altre società le due società,