Duca di Salaparuta S.p.A. ha ricevuto copia del comunicato stampa diffuso dall’Associazione “IGT Terre Siciliane” (qui il nostro articolo). Questo comunicato stampa plaude ad una decisione del TAR del Lazio che ha sospeso il decreto del Mipaaf (Ministero Politiche Agricole) con il quale era stato vietato comunicare al pubblico, nell’etichettatura, che i vini IGT, vendemmia 2017, contenenti almeno 85% Nero d’Avola e Grillo, siano, appunto, rispettivamente, “NERO d’AVOLA – TERRE SICILIANE IGT” e “GRILLO – TERRE SICILIANE IGT”, peraltro solo in favore di chi abbia fatto ricorso al TAR (nella specie, DUCA di SALAPARUTA S.p.A.). Si precisa in proposito che i termini per il ricorso al TAR sono ancora aperti, in quanto il decreto del Mipaaf è stato pubblicato nella seconda metà di luglio e quindi può essere impugnato da qualunque altro interessato entro metà ottobre.
Erroneamente, l’Associazione “IGT Terre Siciliane” sostiene che il ricorso di Duca di Salaparuta S.p.A. sarebbe stato respinto, mentre invece esso è stato, appunto, accolto. Inoltre, sempre erroneamente, afferma che la decisione del TAR abbia confermato la correttezza delle decisioni del Mipaaf, mentre è evidente che, se il TAR Lazio ha sospeso l’efficacia del decreto, sia pure limitatamente a chi ha fatto ricorso, non è perché abbia riconosciuto la correttezza del decreto medesimo, ma, all’esatto contrario, perché ne ha delibato la illegittimità: il TAR non può sospendere un provvedimento che considera legittimo.
“Appare singolare – dichiarano i vertici di Duca di Salaparuta – che un’Associazione che pur si definisce “IGT TERRE SICILIANE” anziché operare affinché si incrementi la produzione e la qualità di Nero d’Avola e Grillo (e di tutti gli altri prestigiosi vini) contrassegnati dall’indicazione di qualità IGT TERRE SICILIANE abbia come obiettivo quello di ridurre grandemente il successo e la diffusione di IGT Terre Siciliane, arrivando a domandare al Mipaaf di vietare di comunicare al pubblico che i vini IGT TERRE SICILIANE NERO d’AVOLA e GRILLO contengano tali cultivar, il che equivale alla distruzione della IGT Terre Siciliane, una delle più importanti ed apprezzate d’Italia.