Un migliaio di visitatori per 60 aziende regionali, e una cena di gala con i Celebrity Chef italiani più famosi d’Inghilterra, miti della TV britannica e autori di libri sulla cucina made in Italy. GustoItaliaUK – che si è concluso ieri sera a Le Meridien Piccadilly in pieno centro a Londra – coglie il momento d’oro della cucina regionale italiana nel Regno Unito e ne premia i migliori testimonial.
“Dobbiamo fare quadrato per custodire le tradizioni enogastronomiche del nostro Paese, dare una mano allo sviluppo delle piccole imprese regionali ed innovarci di continuo”, dice il presidente dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani nel Regno Unito APCI-UKCarmelo Carnevale che ha organizzato l’evento con il sopporto di Camillo Privitera di AIS Sicilia e dell’ICE di Londra.
“Siamo talmente ricchi di ingredienti di qualità che la sfida adesso è saperli raccontare. Il lavoro di noi chef comincia dove il prodotto finisce”, gli fa eco il presidente nazionale APCIRoberto Carcangiu presente ieri in rappresentanza dei 5mila chef dell’associazione.
E’ stata una occasione quasi unica per raccogliere sotto lo stesso tetto i Celebrity Chef Aldo Zilli, Enzo Oliveri e Giancarlo Caldesi, tutti molto famosi tra gli inglesi. I premi alla carriera sono andati agli chef Francesco Mazzei (Celebrity Chef) Rino Bono (Locanda Locatelli), Davide De Giovanni (chef di Gordon Ramsay) e Alessandro Verdenelli (KX Restaurants), al metre Diego Masciaga (Waterside Inn, ristorante tre stelle Michelin), al sommelier di Marsala Maurizio Titone, allo storico imprenditore Marcantonio (che questo mese festeggia 120 anni di attività) ed al gruppo San Carlo per l’attività familiare portata avanti oggi da Carlo Di Stefano insieme al figlio Marcello. Un premio per aver raccontato gli italiani d’Inghilterra è andato al corrispondente Rai Stefano Tura.
Tutte eccellenze riconosciute dalle Istituzioni italiane in UK: presenti il Console GeneraleMassimiliano Mazzanti, il direttore dell’ICE Fortunato Celi Zullo, il presidente della Camera di Commercio Italiana nel Regno Unito Leonardo Simonelli Santi.
Il menu della cena di gala, a cura degli stessi chef, racconta bene l’equilibro tra cambiare e custodire: piatti della tradizione come rustichelle alla Gricia, spaghetti Saragolla all’amatriciana e agnello con la caponata, ma anche innovazioni come il gelato “lampone e pomodorino” e una rivisitazione della classica cassata siciliana cioè la “dolcebufala” con la ricotta di bufala campana.
Ospite d’onore è stata la pasta Rummo, l’azienda protagonista della campagna social #SaveRummo, rappresentata da Andrea Amadio. Solidarietà in primo piano con la raccolta alimentare per la charity LunchBoxGift che invia aiuti in Sierra Leone.
Un migliaio di partecipanti ha visitato gli stand dell’evento, lunedì, a cui hanno partecipato aziende provenienti da tutta Italia. Grande partecipazione anche agli showcooking tra i quali la masterclass sull’Olio extravergine d’oliva Olitalia, il “Riso Carnaroli Organico con crema di Parmigiano Maturo 26/28 mesi, Salame di Capra e gocce di Sapa” a cura di Giorgio Perin, e la presentazione del libro di Giancarlo Caldesi “Rome – Centuries in an Italian kitchen today”.
I partner ufficiali sono stati APCI, La Grande Festa del Vino a Bosa, Le Meridien Piccadilly, IMAHR (International Maîtres Association Hotel Restaurant), Sapore Italiano, Alivini, Cibosano e Ferrarelle. I media partners sono Gusto Channels, LondonOne radio, L’Arte In Cucina ed Enonews.
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