Si è riunito venerdì scorso il Consiglio territoriale della rete dei comuni “Nebrodi città aperta” alla presenza della cabina di regia recentemente creata dal governo regionale (Antonello Pezzini, Salvatore Lupo e Rosario Lanzafame). Nel corso dell’assemblea, alla quale hanno partecipato anche numerosi sindaci del parco, è intervenuto il commissario straordinario e il direttore dell’Ente Parco dei Nebrodi, rispettivamente Rosario Vilardo e Massimo Geraci. Dall’incontro è emerso che la Regione siciliana si prepara ad impegnare 2.500 giovani, a 600 euro al mese per almeno novanta giorni di lavoro, col compito di aiutare i comuni a redigere i piani energetici nell’ambito del ‘Patto dei sindaci’, lo strumento finanziato dall’Ue per migliorare l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili a livello locale. “Saranno assunti per tre mesi – ha dichiarato Pezzini – Faranno un corso di 16 ore e dovranno spiegare ai tecnici dei comuni quali fonti utilizzare per redigere i piani energetici”. Per finanziare il progetto, ha affermato lo stesso consulente, “la Regione ha messo a disposizione circa 18 milioni di euro, tra fondi europei e risorse del bilancio della Regione”. Per sostenere il progetto energetico, la Banca europea per gli investimenti ha aperto una linea di credito agevolato per i comuni che aderiscono al ‘Patto dei sindaci’, a un tasso dello 0,60%. “I comuni – dice Pezzini – potranno restituire le somme grazie ai risparmi energetici”. Pezzini ha già costituito una commissione tecnica che opererà in raccordo con la cabina di regia. Ne fanno parte l’architetto Giuliano Dall’O’, professore associato di fisica tecnica ambientale presso il dipartimento Best del Politecnico di Milano; Bartolomeo Azzaro, prorettore per lo Sviluppo delle attività formative e di ricerca e Rosario Lanzafame, docente di sistemi per l’energia e l’ambiente. Il Commissario del Parco dei Nebrodi,Rosario Vilardo, durante l’incontro ha illustrato le iniziative del Parco finalizzate al raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto o alla promozione dell’uso dell’ingegneria naturalistica nella manutenzione del territorio, proponendone altre nel campo della “green economy”. Federparchi, l’associazione nazionale di parchi e riserve, della quale fa parte anche il Parco dei Nebrodi, ha tra l’altro lanciato una serie di studi e di iniziative proprio sulle attività economiche”verdi” da attuare nelle aree protette.
I Nebrodi puntano sulla green economy
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