Il Dalai Lama ritorna a Palermo. A distanza di oltre vent’anni da quella straordinaria visita che lo vide giungere su invito del Comune di Palermo, Sua Santità il XIV Dalai Lama Tenzin Gyatso, leader spirituale del Tibet e Premio Nobel per La Pace, sarà in Sicilia dal 16 al 18 settembre, prima a Messina e poi a Palermo.
La visita fa parte del tour italiano che porterà il Dalai Lama anche in Toscana, a Firenze e Pisa. Era il maggio 1996 quando Sua Santità giunse a Palermo, accolto dal sindaco Leoluca Orlando, allora al suo secondo mandato, che gli consegnò la cittadinanza onoraria. Al suo fianco, Richard Gere presentò la sua mostra fotografica sul Tibet, e insieme parteciparono ad un convegno sui diritti umani.
La visita a Palermo è organizzata dal Comune di Palermo con la collaborazione di Nadia Speciale per Barbera & Partners e del Ven. Massimo Stordi per Associazione Sangha Onlus, con la partecipazione e il valido sostegno del Centro buddista Muni Gyana che pochi mesi fa ha trovato una casa a Pizzo Sella in un bene confiscato alla mafia e assegnato proprio dal Comune di Palermo.
Oggi è in città il responsabile del Tibet Bureau di Ginevra, mr. Ngodup Dorjee, che sta vagliando le location proposte dal Comune. E’ infatti prevista una grande affluenza – in ottobre a Milano sono giunte 25.000 persone da 46 Paesi differenti – e la macchina organizzativa si è già messa in moto. Si potranno seguire le notizie sulla visita di Sua Santità in tempo reale, su una pagina Facebook creata ad hoc e sul sito del Comune. La mattina del 18 settembre è prevista una conferenza pubblica del Dalai Lama sull’Educazione alla gioia.
“La presenza del Dalai Lama è un evento storico – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando – ma segna anche il “ritorno a casa” di un palermitano d’eccezione; ed è un privilegio poterlo accogliere nella nostra città, così come oggi appare al mondo, rigenerata e luogo di pace. Il tema dell’incontro tra il Dalai Lama, cittadino onorario di Palermo, e i palermitani sarà quello dell’educazione alla gioia, un modo per trasmettere fiducia e autostima alla Sicilia, sicuramente punto di migrazione, ma è ancor di più terra di accoglienza. Questa è la ragione per cui diversità che nel resto del mondo producono scontri e dissensi, qui vivono in armonia. E non è un caso che Palermo sia stata riconosciuta patrimonio dell’umanità per il suo percorso arabo normanno: non soltanto abbiamo monumenti che rispondono a culture diverse e vivono in armonia, ma siamo in armonia pur essendo popoli diversi”.
“Poter riaccogliere Sua Santità a Palermo – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano – ci permette da un lato di riflettere su cosa questa città sia diventata e voglia continuare ad essere, un luogo con una sua identità, unico al mondo, ma che consente alle diverse anime di esprimersi liberamente. Ma Palermo è riuscita a trovare una voce e dialoga col mondo, quindi promuove la cultura tibetana portatrice di pace, armonia e gioia con il nostro piccolo contributo”.
“Sua Santità – interviene mr. Ngodup Dorjee – ha accettato di venire a Palermo e la ricorda con affetto dopo 21 anni dalla sua visita. Il Dalai Lama coltiva sentimenti di compassione, pazienza, tolleranza e autodisciplina, validi per tutte le religioni, al di là di ogni filosofia praticata. Sua Santità predica la pace, la non violenza e l’accoglienza, e ha fiducia che il suo popolo possa riconquistarli”.