C'è l'Amia (servizi ambientali) in amministrazione straordinaria con un patrimonio netto negativo di 55 milioni, che perde due milioni al mese. C'è l'Amat (trasporto urbano) che nel 2011 ha perso 5 milioni mentre i debiti al 31 dicembre 2011 ammontavano a 117 milioni e che vanta nei confronti del Comune di Palermo un credito di 141 milioni: a maggio ha notificato all'amministrazione comunale un primo decreto ingiuntivo per 84 milioni.
C'è l'Amap (acqua) che ha chiuso il 2011 con un risultato d'esercizio positivo per 4 milioni ma che è indebitata per 95,5 milioni e vanta crediti nei confronti del Comune di Palermo per 23,8 milioni. C'è l'Amg (distribuzione gas) che ha chiuso il bilancio del 2011 in pareggio, ha un debito che si attesta intorno ai 35 milioni e vanta dal Comune di Palermo crediti per 21 milioni. E' il quadro finanziario delle ex municipalizzate di Palermo dipinto oggi dal sindaco Leoluca Orlando in una nota che è stata consegnata al ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. Il tutto per dire al ministro che non "c'è una lira" e che dunque non ci sono risorse per pagare i 1.800 dipendenti della Gesip da qualche giorno sul piede di guerra: la casse sono vuote e non arrivato dal governo nazionale i 5 milioni della seconda tranche prevista con l'Ordinanza di protezione civile anche se in verità, secondo il racconto che ne fa Orlando, i 5 milioni della prima tranche starebbero arrivando ora e per la seconda manca il via libera del tavolo tecnico interistituzionale. "La nuova amministrazione comunale – si racconta nella nota – si è insediata il 24 maggio e si è trovata di fronte a una proposta di bilancio, già presentata in Consiglio comunale dal commissario straordinario, che non prevedeva alcuno stanziamento per i servizi resi dalla Gesip oltre che per una serie di voci di spesa essenziali. A questa situazione si aggiungono gli effetti della legge di stabilità regionale e del dl 95/2012 il quale produrrà tagli ai trasferimenti al Comune di Palermo pari a 6,8 milioni nel 2012 e a 26,8 milioni a regime". Dal primo settembre la Gesip in liquidazione e priva di risorse ha disposto la sospensione dei servizi e dei rapporti di lavoro. L'ipotesi della giunta Orlando è di costituire una nuova società consortile (51% Comune e 49% partecipate) per assicurare i servizi di fondamentale importanza già svolti dalla Gesip "ciò consentirà di ottenere rilevanti vantaggi in termini di ottimizzazione fiscale ed economie gestionali; al contempo, coinvolgendo le società partecipate, offrirà un ulteriore prospettiva di riassorbimento della forza lavoro".
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