Il 50% dei giovani siciliani tra i 25 e i 34 anni non studia, non lavora e non risulta impegnato in un percorso di formazione o di tirocinio. I dati dell’Eurostat riferiti al 2017 danno la maglia nera per i ‘neet’ in questa fascia di età alla Sicilia, che pur migliorando rispetto al 2016 (era al 50,5%), ha un risultato peggiore anche della Guyana francese (che si attesta al 49,2%). La media Ue è al 17,9%, mentre la provincia autonoma di Bolzano è al 13,8%. La media in Italia è del 30,2%.
Il dato non è ininfluente ai fini del Reddito di cittadinanza, dato che compiuti i 26 anni, se non si vive nella stessa casa, non si è più a carico della famiglia di origine. “Il figlio maggiorenne non convivente con i genitori – si legge nel ‘decretone’ – fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando è di età inferiore a 26 anni, è nella condizione di essere a loro carico a fini IRPEF, non è coniugato e non ha figli”.