"Questa di Pantelleria è una nuova opera di eccellenza che è stata realizzata con fondi comunitari e nazionali". E' soddisfatto il presidente dell'Enac, Vito Riggio, che ha inaugurato la nuova aerostazione di Pantelleria. Aggiunge Riggio: "Un'infrastruttura di cui la Sicilia e l'Italia potranno essere orgogliose e che conferma le capacità dell'Autorità dell' aviazione civile di utilizzare efficacemente le risorse affidatele, come testimonia l'aumento di fondi PON che l'Unione Europea ha attribuito allENAC per premiare la validità della sua gestione. È motivo di orgoglio poter affermare che questo aeroporto è un modello di scalo ecologico, capace di autoprodurre tutta l'energia di cui avrà bisogno e addirittura di rivenderne il surplus, attraverso l'uso delle risorse naturali. Con il nuovo aeroporto si dà concreta attuazione al diritto alla continuità territoriale e si pongono le basi per un solido sviluppo economico dell'isola di Pantelleria e con essa della Sicilia".
IL PROGETTO. Un progetto da 42,4 milioni di euro, di cui 22 milioni solo per l'aerostazione, con fondi nazionali e con il contributo dei fondi Pon della Comunità europea. Oltre alla nuova aerostazione, i lavori hanno compreso anche la costruzione di un nuovo piazzale di sosta per gli aeromobili, l'adeguamento delle piste di volo, la riqualificazione delle aree terminali. Poliedri di cristallo assicurano la luce naturale al nuovo aeroporto e sono lenti d'ingrandimento delle coste e del mare dell'isola dei dammusi. Giardini panteschi avvolgono i servizi di ristoro, scavi di pietra sono fonti di luce interna a protezione del verde degli alberi, scale fisse e mobili per giungere ai gates disegnano una simbolica colata lavica.Tutto in linea con l'origine vulcanica dell'isola, nel rispetto delle geometrie irregolari dei terrazzamenti, a partire dalla rotatoria che porta al check-in, che evoca l'immagine di un cratere. L'edificio è anche ad alta tecnologia: l'aeroporto avrà sistemi di autoproduzione di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici di seconda generazione, che trasformeranno la struttura in un faro luminescente di notte e opalescente di giorno.
Il progetto della nuova aerostazione dell'isola dei dammusi è nato da un'idea di Flavio Albanese, vinto dalla società Erregi e appaltato alla società Maltauro.
L'aerostazione che ospiterà a regime fino a 300mila passeggeri l'anno, è stata ampliata da 1.500 a 8mila metri quadrati senza creare volumi esterni, agendo sotto terra, realizzando una sorta di cratere nel terreno, guidato da simboliche colate laviche di cui l'isola è piena, con viti, ulivi e palme inseriti un po' dovunque.