Emergenza incendi nella Sicilia occidentale.Numerosi roghi sono scoppiati nella notte e all’alba di oggi nel palermitano, alimentati soprattutto del forte vento di scirocco che da ieri soffia sulla zona. Gli incendi boschivi stanno interessando il territorio da Lascari a Cefalù e nelle Madonie. Complessivamente sono impegnati 7 Canadair dei vigili del fuoco (in precedenza due mezzi erano stati bloccati dallo scirocco) e un elicottero S64 per l’antincendio boschivo.
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— TGR Rai Sicilia (@TgrSicilia) 16 giugno 2016
Nei pressi di Celafù è stata evacuata la galleria Battaglia sull’autostrada Palermo-Messina che è stata chiusa. Bloccate le auto all’interno della galleria invasa dal fumo dell’incendio boschivo che sta interessando la zona. Evacuato nelle vicinanze l’hotel Costa Verde raggiunto dal fumo.
Un incendio ai margini dell’autostrada, tra gli svincoli di Carini e Cinisi, ha costretto alla chiusura in entrambe le direzioni anche dell’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo.
Chiusa in due tratti la strada statale 113 ‘Settentrionale Sicula’. Un vasto rogo è divampato anche a Monreale.
“Causa incendi in diverse zone della città si consiglia di non uscire di casa se non necessario” scrive su Twitter il comando della Polizia municipale di Palermo. A Palermo, secondo il sito Meteonetwork.it, la temperatura ha toccato i 45,7°.
A causa del forte vento di scirocco è stata annullata la corsa della nave traghetto Laurana che collega Milazzo a Napoli. Disagi nei collegamenti marittimi si sono registrati anche lungo la tratta Trapani-Egadi.
Disagi anche all’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo dove alcuni voli sono stati cancellati o dirottati su altri scali per il forte vento di scirocco. Stamattina il volo in arrivo da Lampedusa è atterrato all’aeroporto di Trapani Birgi anziché su Palermo
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CROCETTA. «Può accadere che a Cefalù un incendio divampi ieri sera quando la temperatura era di 24 gradi? Perché in Sicilia gli incendi avvengono sempre di notte? Certo poi il caldo e il vento fanno il resto. Non ho le prove, ma sospetto che dietro i roghi di ieri sera ci siano mani criminali anche perchè vengono colpite sempre le zone più pregevoli nella cintura dell’hinterland palermitano». Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Crocetta aggiunge: «Non me lo toglie nessuno dalla testa che ci siano interessi speculativi dietro agli incendi in determinate zone della Sicilia. Chi se la beve che a Cefalù l’incendio sia partito da solo? Chi se la beve che poi a seguire siano divampati altri incendi dappertutto».
«Ricordo – prosegue – che di recente la Regione ha licenziato decine di forestali con condanne per mafia o per avere appiccato incendi. Mi fa orrore il pensiero che criminali siciliani possano incendiare parchi e boschi centenari».
ANTOCI. «All’autocombustione credono solo i bambini. È una favoletta. Soprattutto se si considera che ci sono state decine di incendi contemporaneamente. Non è possibile che tutta l’Isola prenda fuoco per caso nello stesso momento». Lo dice il presidente dell’ente Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci, vittima nei mesi scorsi di un attentato. «Noi, qui al parco – spiega – faremo la guerra ai piromani. Metteremo telecamere, controlleremo ogni centimetro e se se ne prenderà qualcuno, ci costituiremo parte civile». «Il territorio – prosegue – è stato massacrato. Io sono certo che ci sia dolo e so anche che sarà difficilissimo provarlo, perché usano mille tecniche diverse, alcune impossibili da smascherare come dare fuoco agli animali che, scappando, poi diffondono le fiamme». Antoci convocherà per i prossimi giorni una conferenza di servizi con la Protezione Civile. «Dobbiamo dare – dice – un segnale inequivocabile».
COLDIRETTI. “Gli INCENDI causano danni ingenti alla biodiversità e dimostrano come sia indispensabile una politica che miri al ripopolamento delle campagne“. Lo dice la Coldiretti Sicilia che ha già in messo in campo una task force per assumere le informazioni relative al fuoco che sta imperversando in provincia di Palermo. “Bisogna programmare un piano che eviti ogni anno la catastrofe ambientale – sottolinea ancora Coldiretti -. Ogni ettaro di macchia mediterranea è popolato da mammiferi, uccelli e rettili ma anche da una grande varietà di vegetali che a seguito degli INCENDI vanno persi rompendo il delicato equilibrio naturale“. “Nei boschi andati a fuoco non si potranno svolgere le attività tradizionali come la raccolta della legna o dei funghi a cui si aggiunge il danno al patrimonio panoramico – dice ancora l’organizzazione agricola -. Non è possibile che a ogni incremento di temperatura si scateni l’inferno. Occorre ribadirlo: nessuna tolleranza nei confronti di chi appicca il fuoco ma solo con una politica di prevenzione e un incremento dei controlli adeguati – conclude Coldiretti – si può contrastare un fenomeno di proporzioni sempre più grandi“.
FORESTALI. “La Sicilia brucia e il governo regionale si accorge sempre in ritardo che bisogna intervenire. E’ colpevole, ancora una volta, di gestire in maniera sbagliata risorse, settore e forestali”. Lo sostiene Giuseppe La Bua, segretario della Uila Palermo, che aggiunge: “Da mesi, e in maniera pressante, chiediamo di predisporre interventi antincendio. Abbiamo anche presentato una proposta di riforma del settore per utilizzare al meglio fondi e personale. La Regione, però, è stata troppo distratta e come sempre occupata nei soliti giochi di potere. E intanto i boschi muoiono”.
Forestali in Sicilia 22.966 così divisi:
– LTI (lavoratori a tempo indeterminato)-1.341
– 151 giornate- 5.295
– 101 giornate – 9687
– 78 giornate – 6.643
Campagna antincendio 7mila
Tra i lavoratori (151 e 101 GG) vengono impegnati nella lotta antincendio alle dipendenze del Corpo forestale 6.800 lavoratori dal 15 giugno al 15 ottobre (4 mesi) + 200 a tempo indeterminato.
Forestali divisi per Province
Ag 2.136
Cl 1.621
Ct 3.599
En 2.259
Me 3.018
Pa 6.396
Rg 1.063
Sr 1.343
Tp 1.531
Intanto, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, segue la difficile situazione in Sicilia, a seguito dei roghi che la stanno colpendo in queste ore. Palazzo Chigi è in continuo contatto con il dipartimento nazionale della Protezione Civile. Lo rende noto la presidenza del Consiglio.
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