Sono stati revocati gli arresti domiciliari per il deputato regionale sospeso Girolamo Fazio. Il provvedimento è stato disposto dal gip del tribunale di Trapani, Caterina Brignone, che, contestualmente alla scarcerazione, ha stabilito il “divieto di dimora nel comune di Palermo” che gli impedirà di sedere sugli scranni dell’Ars.
L’indagine, originariamente condotta dalla Procura di Palermo, era stata trasmessa per competenza a quella trapanese, limitatamente alle accuse di corruzione e traffico di influenze.
Il gip di Trapani lunedì aveva confermato i domiciliari e mercoledì il presidente del consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni, ne aveva disposto la sospensione da deputato regionale precisando che sarebbe cessata “nel caso in cui nei confronti dell’interessato venga meno l’efficacia della misura coercitiva”, compreso il divieto di dimora.
Il gip del tribunale di Trapani si è espresso dopo un ulteriore interrogatorio ritenuto “parzialmente collaborativo”, durante il quale Fazio avrebbe negato ogni tipo di fenomeno corruttivo, indicando ulteriori somme ricevute – fino a 150 mila euro – riferibili al rapporto di amicizia con Ettore Morace.