La III Commissione attività produttive dell’ARS ha approvato stamane il DDL 1202 presentato dal deputato Girolamo Fazio che dispone la «Revisione della normativa di assegnazione dei lotti nelle aree industriali da destinare ad attività commerciali».
In pratica, dopo che la legge sarà approvata dall’aula, sarà possibile insediare nelle aree industriali un più ampio numero di attività commerciali. La precedente normativa (al comma 3 art. 30 L.R. 29/95) consentiva l’utilizzo per attività commerciali di un massimo del 10 per cento delle superfici destinate all’industria. Con il ddl tale percentuale sale al 20%.
«Non vedremo la trasformazione di aree industriali in aree commerciali – rassicura il proponente, on Girolamo Fazio – perché il 10% in più potrà essere utilizzato esclusivamente al solo caso di riconversione di lotti derivanti da insediamenti di stabilimenti industriali dismessi o inattivi da almeno tre anni e per i quali non vi sia pendente la richiesta di assegnazione o utilizzazione ai fini industriali. Aggiungo che è assolutamente vietata la riconversione per allocare centri commerciali e nella riconversione dovrà essere data priorità alle autorizzazioni relative al piccolo e medio commercio, all’artigianato locale o alla vendita dei prodotti locali o a km zero».
«Inoltre – continua Fazio – sono stati posti altri limiti alle riconversioni: la superficie di ogni singola struttura non potrà superare i 2000 metri quadrati e gli oneri di urbanizzazioni dovuti all’IRSAP dovranno essere utilizzati prioritamente per interventi di risanamento o miglioramento ambientale dell’area circostante oggetto di riconversione.
«Molte aree industriali siciliane – spiega Fazio – sono utilizzate solo parzialmente per la costante emorragia d’imprese che lasciano gli insediamenti e chiudono i battenti a causa della crisi economica, in generale, e della crisi del settore dell’industria, in particolare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: aree degradate, capannoni e opifici abbandonati, terreni liberi non utilizzati per mancanza di richiedenti. Mentre è satura, quasi dappertutto in Sicilia, la quota del 10 percento di aree dedicate alle imprese commerciali».
«Lo spirito del DDL è quindi il risanamento e il riuso dei siti e delle aree industriali dismesse o sottoutilizzate ampliando la percentuale da destinare a imprese commerciali – conclude Fazio -. Credo sia un’opzione da preferire all’urbanizzazione di aree vergini, va nella direzione di arginare insediamenti di nuova realizzazione e offre opportunità di rigenerazione urbana di aree che rischiano di essere progressivamente marginalizzate per la mancanza di imprese industriali».
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