Oltre 130 milioni di euro in Sicilia per i proprietari di piccoli impianti fotovoltaici fino a 3 kW di potenza in caso di risoluzione anticipata del conto energia che li lega al Gse. La proposta, spiega il numero di Milano Finanza Sicilia in edicola questa settimana, è stata avanzata e illustrata a Palermo dai responsabili dell’associazione Italia Solare nel corso delle giornate del Sun Med organizzate dall’Università di Palermo.
L’associazione che riunisce gli operatori del fotovoltaico sta facendo un tour per l’Italia per ascoltare gli addetti ai lavori prima di formulare la proposta definitiva da presentare al Gse. In Italia i piccoli impianti incentivati che potrebbero usufruire dell’uscita volontaria dal conto energia sono circa 180 mila (su un totale di 550 mila). In Sicilia sono, invece, 11 mila a ciascuno dei quali potrebbe andare una cifra variabile tra i 9 mila euro e i 13.800 in base a quale dei cinque conti energia hanno aderito. “Si tratterebbe di una risoluzione anticipata, volontaria e quindi facoltativa”, ha spiegato il presidente dell’associazione, Paolo Viscontini, “delle convenzioni con i proprietari di impianti fotovoltaici fino a fronte di un pagamento una tantum dell’importo residuo dell’incentivo in conto energia, attualizzato e corretto in considerazione del naturale degrado dei componenti. Pensiamo che tale strumento facoltativo possa essere interessante se l’importo pagato risponde alle giuste aspettative dei proprietari degli impianti, tenendo anche presente che questa scelta comporterebbe la perdita dello scambio sul posto”.
Cosa fare con i fondi ottenuti? Secondo i responsabili dell’associazione potrebbero andare a migliorare ancora l’impianto per renderlo più efficente con nuovi componenti o puntare sul nuovo mercato delle batterie per aumentare la quota di autoconsumo dei propri immobili.
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