Parla un uomo del superlatitante trapanese Matteo Messina Denaro. Lorenzo Cimarosa, imprenditore edile e marito della cugina, finito in manette lo scorso dicembre, avrebbe parlato con i pm e messo a verbale alcune dichiarazioni. Uno spiraglio importante nel muro di omerta’ e protezione che circonda il padrino di Casltevetrano. Ai magistrati, secondo quanto riporta oggi Repubblica Palermo, avrebbe ammesso di aver versato migliaia di euro per il sostentamento della latitanza di Matteo Messina Denaro. Un flusso continuo di denaro: 60mila euro negli ultimi mesi, di cui 8mila solo a dicembre. La sua impresa di costruzioni, intestata ai figli e che nel trapanese avrebbe ottenuto importanti appalti, sarebbe stata, dunque, per il superboss, una sorta di bancomat. A convincerlo a parlare sarebbe stata l’esasperazione per i continui sequestri e perquisizioni messi a segno dalle forze dell’ordine per stringere il cerchio attorno al superlatitante.