La Ferrero, la multinazionale dell’industria dolciaria che ha il suo prodotto di punta nella Nutella, chiede alla Regione Siciliana di individuare cinquemila nuovi ettari di terra dove impiantare le sue coltivazioni di nocciole.
L’assessore regionale all’ Agricoltura, Nino Caleca, ha già la bozza di convenzione sul tavolo: «La proposta arriva da un colosso, mi riservo di valutarla con attenzione». Nuova linfa per la filiera corilicola dell’Isola, dopo il finanziamento da 25 milioni di euro del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 che ha rimesso in sesto la metà dei noccioleti siciliani. «L’interesse della casa piemontese premia il percorso di crescita della nostra agricoltura», dice Caleca: «Se la trattativa dovesse chiudersi positivamente, entro quest’ anno potrebbe partire il progetto».
L’opportunità arriva in un momento in cui la produzione di nocciole nell’Isola è in una fase di espansione. Nel 2014 sono stati prodotti diecimila quintali, venduti quasi esclusivamente sul mercato locale. Fatturato del comparto quattro milioni di euro. Quest’anno, le previsioni sono in crescita. Come il prezzo, che nel 2014 ha segnato un record: 400 euro al quintale, a fronte di una quotazione normale vicina a 150 euro.
L’impennata del valore di mercato, spiegano dall’assessorato all’ Agricoltura, deriva dalla contemporanea scarsa produzione della Turchia, grande concorrente dell’Italia, ma anche dalla brutta annata di Campania e Piemonte. L’Italia è il leader europeo nel settore, con i suoi 71mila ettari e produzioni oscillanti tra 100 mila e 130 mila tonnellate all’ anno; è il secondo paese che produce più nocciole al mondo, dopo la Turchia.