L‘elefante del giorno è il concetto teorizzato dall’americano Lakoff per cui i politici giocano a chi la spara più grossa, cercando di stare al centro dell’attenzione il più possibile o per distogliere l’opinione pubblica dai veri temi, come la legge di Bilancio (che il Governo non ha ancora presentato) o le difficoltà della maggioranza giallo-verde.
Un maestro in questo è il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che da Sorbolo (Parma), dove ha consegnato alla guardia di finanza alcuni alloggi sequestrati alla ‘ndrangheta , la spara grossissima sulla lotta alle mafie: “Siamo più forti noi. Possono tener duro ancora qualche mese o qualche anno, ma mafia, camorra e ‘ndrangheta saranno cancellate dalla faccia di questo splendido Paese, ce la metteremo tutta”.
“Ci tenevo a onorare un enorme lavoro di squadra, lo Stato è più forte”, ha aggiunto Salvini, definendo “sovrumano ed eroico” il lavoro dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati. “L’unico modo di aggredire” la criminalità organizzata, ha detto, “è aggredirli nel portafogli, nei conti in banca. Lo Stato deve fare lo Stato, con le buone, dove è possibile. Con mafia, camorra e ‘ndrangheta in ogni maniera permessa dal codice civile e penale”.