Inizino subito le demolizioni a Lampedusa. Legambiente plaude all’azione della Procura della Repubblica di Agrigento. Oggi infatti il Procuratore della Repubblica di Agrigento si è recato a Lampedusa a constatare di persona lo stato delle cose, dopo il protocollo firmato nell’aprile del 2017 con l’Amministrazione Nicolini e le demolizioni che tardano ad arrivare.
Legambiente Sicilia, anche come ente gestore della Riserva naturale, negli anni ha denunciato diversi casi ed è notorio che l’abusivismo edilizio costituisce la prima grave minaccia per l’integrità dell’ambiente e del paesaggio a Lampedusa, priva da sempre di un piano regolatore ma sottoposta a plurimi regimi di vincolo.
“L’unica demolizione – dichiara Gianfranco Zanna Presidente Regionale di Legambiente Sicilia – è stata effettuata nel 2002 con l’abbattimento degli scheletri del villaggio Interfinanza di Sindona a Cala Galera ripristinando una delle aree più belle della Riserva Naturale da noi gestita”.
Per gli ambientalisti è necessario che sia messo in moto il meccanismo delle demolizioni a Lampedusa, a partire dalle costruzioni insanabili che ricadono entro la fascia dei 150 metri dal mare e di quelle poche, ma simbolicamente importanti, che sono state realizzate anche dentro la riserva.