Dopo la visita di Renzi in Sicilia, per la firma del famoso “patto” che rende disponibili le somme per la realizzazione delle grandi opere da Ance Sicilia arriva l’appello di aprire subito i cantieri, senza che si arrivi inutilmente alle prossime elezioni regionali del 2017.
“Il premier Renzi e i ministri Alfano e Delrio hanno compreso l’importanza – evidenziata dall’Ance Sicilia con la trasmissione al governo nazionale dell’elenco delle opere incompiute – di rendere competitivi i sistemi infrastrutturale ed economico-produttivo dell’Isola”.
Lo afferma Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia, riferendosi alla firma del “Patto per la Sicilia” che “anche se non siamo stati consultati, va nella direzione da noi auspicata – aggiunge Cutrone – : quella di intervenire a fondo sul completamento delle grandi opere e sulla manutenzione della rete viaria e del territorio. Lo fa rendendo disponibile sia pure solo una parte dei fondi Fsc assegnati alla Sicilia, in aggiunta a risorse previste in precedenti programmazioni e non ancora spese. Una somma che però viene ‘blindata’ – sottolinea Cutrone – , sovvertendo così la deleteria usanza del passato di annunciare fondi che poi venivano dirottati altrove”.
L’Ance Sicilia, tuttavia, chiede al governo nazionale “un ulteriore sforzo di credibilità – dichiara Santo Cutrone – : andare in pressing sulle stazioni appaltanti perché aprano subito i cantieri senza attendere le prossime elezioni e spendano presto e bene questi soldi che sono fondamentali per far sì che in Sicilia ci si possa impegnare anche per la ripresa economica e la nuova occupazione integrando le politiche che finora hanno dato priorità a precari assistiti e immigrati”.
In tal senso, incalza Cutrone, “il ‘Patto per la Sicilia’ toglie alla Regione tutti gli alibi che sono stati utilizzati per giustificare il mancato utilizzo dal 2012 delle risorse Cipe con cui si devono entro l’anno costruire depuratori e reti fognarie se non si vorrà pagare pesanti multe all’Ue. Parallelamente, auspichiamo che l’Anas, pur se fuori dal ‘Patto’, ne sia stimolata a realizzare ancor più celermente il Piano di manutenzione della rete viaria disastrata, reso più urgente dai frequenti cedimenti di giunti che si verificano lungo le autostrade”.
Il presidente dell’Ance Sicilia conclude: “Il ‘Patto’ include fra le novità tanti piccoli interventi che si spera possano dare ricadute positive sui territori interessati. Sembra oltremodo carica di attese positive per il rilancio delle città l’assegnazione di 163 milioni di euro ad opere di riqualificazione urbana, nel cui elenco non sono specificati gli importi di dettaglio, che siamo in attesa di conoscere per fare una valutazione di merito”.