PALERMO – E’ stato, ieri, approvata all’unanimità, nel corso della seduta d’Aula, una mozione del vicepresidente dell’Ars, Salvo Pogliese, che impegna il Governo della Regione “ad attivarsi per la revoca dei permessi legati alla prospezione, ricerca e coltivazione d’idrocarburi nell’ambito del territorio del Val di Mazara e, coerentemente, di prevederne il divieto sul territorio di tutti i Siti Unesco siciliani per mantenerne l’integrità, di salvaguardare la prestigiosa iscrizione nella W.H.L. e d’indicare, con fermezza, la scelta chiara di un modello di sviluppo compatibile e, soprattutto coerente con le straordinarie potenzialità di un heritage irriproducibile di cui la Storia ha dotato la Sicilia”. “In Sicilia questa esigenza è ancora più necessaria poiché il rilancio di un nuovo modello di sviluppo per la nostra Isola – ha spiegato Pogliese – basato , soprattutto, sul turismo, confligge fortemente con l’industria estrattiva degli idrocarburi e con le raffinerie per le quali abbiamo pagato e stiamo ancora pagando un caro prezzo “.
“Una regione come la Sicilia con il più alto numero di siti Unesco riconosciuti, – ha concluso – non può e non deve correre rischi ambientali, anche perché la ‘ condicio sine qua non ’ per l’inserimento e il mantenimento dei siti nella lista della W.H.L. ( World Heritage List ) è l’esistenza e l’applicazione di un piano di gestione che deve avere come elemento essenziale la coerenza del modello di sviluppo con la salvaguardia del patrimonio culturale, appartenente, nel caso dei siti Unesco, all’umanità intera.
La Sicilia non ha bisogno di ricercare ancora, nel sottosuolo ‘ l’oro nero ’ poiché ‘ l’oro vero ‘ ce l’ha già ed è in superficie , costituito dall’inestimabile patrimonio artistico, architettonico, archeologico e paesaggistico “.