PALERMO – Giovani, imprese e formazione. Tre mondi che, purtroppo, in Sicilia, finiscono spesso col non comunicare fra loro isolandosi. È per cercare di ridurre ai minimi termini l’incomunicabilità tra queste tre importanti realtà che è nato il progetto “Risorse di Sicilia”. Un portale web, ideato dall’associazione Lavoratorio, creato per offrire una luce guida a tutti quei ragazzi che si trovano a dover decidere del proprio avvenire lavorativo, fornendo loro le conoscenze tali da poter operare la migliore scelta possibile per il proprio futuro, spiegando, raccontando ai giovani aspetti e sfaccettature di ogni singola professione, dalle ore di lavoro al tasso di occupazionalità.
“Un progetto che vuole esulare dal semplice orientamento al lavoro – dice Tommaso Aiello, Ceo di Emblema e coordinatore di Risorse di Sicilia – ma vuole fare da hub tra professioni e figure professionali, aiutando così anche chi si occupa di orientamento, insegnanti e genitori”. Centro nevralgico del sito un database in continua espansione contenente, tra l’altro, le testimonianze di oltre trecento professionisti, che raccontano ai giovani mestieri e professioni.
Una visione di orientamento che punta all’informazione e alla messa in rete mediante video, schede tecniche e collegamenti diretti tra gli utenti e le aziende operanti in ogni settore, costruendo così delle relazioni tra giovani e mondo del lavoro e facilitando persino il compito della formazione professionale, un settore che in Sicilia ha prodotto negli ultimi anni molte clientele e poco lavoro. Per usare le parole di Nelli Scilabra, assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione, intervenuta alla presentazione del progetto Risorse di Sicilia, “le aziende non sanno cosa farsene di quello che noi formiamo. Sono stati avviati oltre tremila corsi grazie all’avviso venti, ma di questi solo una bassa percentuale era finalizzata alla formazione di figure che rispondono a quella che è la domanda lavorativa del territorio”.
Insomma, Risorse di Sicilia, si pone in modo innovativo all’interno di un settore già saturo di figure come quello dell’orientamento, rivoluzionandolo alle fondamenta. Niente curriculum, niente long list di nomi da ufficio di collocamento, solo un sistema moderno che ne riscopre uno ben più antico e collaudato, quello delle relazioni. “Una risorsa a disposizione di tutti – conclude Aiello – un prototipo che cerca di parlare a ogni soggetto senza porsi in posizione conflittuale o concorrenziale nei confronti di alcuno. Un modello da esportare”.