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L’Europa taglia 200 milioni di euro di fondi per il patrimonio culturale in Sicilia

Last updated on 7 marzo 2021

“Un taglio di oltre 200 milioni di euro dall’Europa per il patrimonio culturale d’eccellenza siciliano. Un taglio clamoroso per un settore strategico per la Sicilia e trainante per l’Italia. Una mannaia giustificata però dall’inettitudine dei governanti siciliani che per incompetenza tecnica e politica hanno lasciato all’Europa milioni di euro”. A dichiararlo è l’eurodeputato M5S Ignazio Corrao che nel corso di un incontro a Messina, il secondo del ciclo “Eventi Europei”, ha reso noti gli impietosi dati relativi ai fondi tagliati alla Sicilia dal programma operativo FESR 2014-2020, in tema di promozione e conservazione del patrimonio culturale siciliano. “Mentre a Palermo il carro del momentaneo vincitore renziano continua ad imbarcare simpatizzanti di presidenti condannati per mafia, – spiega Corrao – nella migliore delle ipotesi dai 300 milioni previsti per la programmazione precedente si arriverà al massimo a 100 milioni. Ma perché si è arrivati a questo taglio? È l’Europa cattiva o è la Regione Siciliana incapace di programmare? La risposta è che la Sicilia non è riuscita a spendere i soldi per la cultura del periodo precedente, relativi all’Asse 3. I numeri di spesa raccontano una gestione indecente, scandalosa, in cui in alcuni casi si è arrivati a spendere dopo sette anni solo lo 0,65 dei soldi disponibili. Ad esempio su 70 milioni disponibili, la Sicilia ha speso solo 460 mila euro nel caso dell’obiettivo 3.1.3 volto a Sperimentare e sviluppare azioni volte alla produzione, divulgazione e fruizione delle nuove forme artistiche legate all’arte contemporanea. Nel periodo 2007-2013 l’Asse dedicato al patrimonio culturale si è rivelato uno dei più critici. Una gestione incapace di far fruttare le straordinarie opportunità derivanti dai Fondi UE, ancora un esempio: Su 130 milioni – sottolinea Corrao –  solo 24 erano stati impegnati al 31 dicembre 2014. Ma mentre in Parlamento europeo, cerchiamo di tenere alta l’attenzione della Commissione sulle reali esigenze del territorio siciliano – conclude l’eurodeputato alcamese – chiedo al presidente Crocetta, che fine hanno quei pochi fondi che sono riusciti ad intercettare e quale sarà la strategia della Regione per il prossimo periodo”.

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